Questa mattina in Prefettura, è stato firmato un nuovo accordo di cooperazione tra Guardia di Finanza e il Commissario straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto.
Il protocollo d’intesa programmatico è stato sottoscritto dal Generale di Divisione Giuseppe Vicanolo Comandante Regionale della Guardia di Finanza e la dott.ssa Vera Corbelli, che ha tenuto a sottolineare “l’impegno profuso al fine di accrescere ed arricchire il dialogo e la interazione tra tutti gli attori coinvolti, da quelli istituzionali con cui ho voluto siglare ‘accordi’ con reciproci impegni, alle comunità locali tutte, con l’orecchio attento soprattutto al variegato e attivo mondo delle Associazioni”.
Il documento ha come obbiettivo la tutela dell’Area di Crisi Ambientale, che parte dal Mar Piccolo e si estende a tutta l’Area Vasta costituita oltre che da Taranto si estende anche dai quattro comuni di Montemesola, Statte, Crispiano e Massafra e il ripristino del rispetto delle regole a sostegno del rilancio economico dei distretti del turismo e della pesca.
L’intesa prevede l’utilizzo delle Fiamme Gialle del ROAN, Reparto Operativo Aeronavale di Bari, per compiti di ricognizione aerea dei territori dei comuni che si affacciano sul Mar Piccolo, al fine di individuare tracce e indizi di possibili fonti di inquinamento.
Per questa attività saranno impiegati gli elicotteri bimotore Agusta MCH109A, dotati di sensori video fotografici e all’infrarosso molto moderni ed avanzati, capaci di rilevare tracce sul territorio e sullo specchio d’acqua dalle differenze di temperatura causate da possibili sversamenti o occultamenti di rifiuti speciali o pericolosi. In caso di sospetto, gli equipaggi degli elicotteri allertano le pattuglie a terra o le unità navali per gli interventi mirati di controllo.
Unità navali della Finanza di Taranto insieme con il Nucleo Sommozzatori specializzati saranno impiegati in ricognizioni a mare e ispezioni subacquee, con lo scopo di individuare la presenza di materiali di natura antropica presenti sui fondali del Mar Piccolo, immessi illecitamente al di fuori del ciclo dei rifiuti.
L’accordo prevede anche uno scambio di informazioni e di analisi di contesto che potranno arricchire il piano di controllo del territorio ai fini della ricerca e della repressione di scarichi abusivi, attività estrattive abusive, discariche non autorizzate, illeciti prelievi di risorse dal demanio marittimo e terrestre.
L’Accordo di oggi segue analoghe convenzioni già stipulate dal Commissario straordinario con la Marina Militare, con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, la Regione Puglia, l’Autorità Portuale, il Comune di Taranto, il Comune di Statte, il Politecnico, l’Università di Bari, il CNR, la LUMSA e Confindustria.
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