La marcia dell' M.F.P.R, con dieci
lavoratrici, disoccupate, compagne rivoluzionarie, è stata
emozionante. Quel giorno ho visto il nostro gruppo come un piccolo
esercito, determinato ed entusiasta.
Alla Sata di Melfi ho notato da parte
delle operaie diffidenza, però poi parlandoci e spiegando cosa siamo
e cosa vogliamo le stesse si sono ammorbidite, abbiamo parlato, e
alcune hanno lasciato un loro contatto.
A Melfi ho rivissuto la situazione di
un'altra azienda, agricola, dove vado spesso. Proprio due giorni
prima della marcia, due ragazze piangendo mi avevano esposto un loro
cruccio, che forse sembrerà banale, ma di fatto non lo è. Il
problema è che queste due ragazze vogliono formare una propria
famiglia, ma fidanzarsi vuol dire tornare da lavoro, farsi la doccia,
imbellettarsi ed uscire. Loro (e nessuna delle operaie) questo non
possono farlo, perchè quando arrivano a casa c'è solo il tempo di
lavarsi, mangiare e coricarsi. Questo sette giorni su sette. In
azienda non possono nemmano comunicare tra loro.
Durante la marcia e la tappa a Napoli
presso l'ex O.P.G occupato, una compagna diceva che quando questo
ospedale psichiatrico era aperto, si entrava sani di mente e si
usciva (se si riusciva ad uscire) che eri matto. Bene, la situazione
di queste operaie non è diversa. Il mio obiettivo è di portare
Melfi in questa azienda, dove da tempo è in atto un vero fascismo
padronale.
Siccome siamo all'inizio del nuovo
anno, vorrei augurare a tutti/e un 2016 di lotta e di liberazione
individuale e collettiva, anche perchè vale la pena di lottare per
le cose senza le quali non vale la pena di vivere e bisogna essere
dure senza mai perdere la tenerezza. Credo che queste cose
andrebbero, anzi vanno praticate ogni giorno per non vivere la vita
da esseri amorfi.
Oggi ci sono tutte le motivazioni per
cui vale la pena di lottare, dalle guerre reali a quelle
economiche e sociali, dalle
devastazioni ambientali, alle migrazioni dei popoli oppressi, alle
violenze contro le donne e contro tutti le vittime dei sistemi
repressivi, ecc.
Dunque non c'è alcun motivo per non
lottare e dobbiamo farlo con il cuore e la passione di cui siamo
capaci, mentre avere nello stesso tempo quella durezza per scontrarci
con questo sistema putrefatto.
Concetta – Mfpr Taranto
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