giovedì 28 gennaio 2016

Lavoratori appalti comunali - sempre più a rischio, sempre più condizioni di lavoro indegne - BASTA CON APPALTI AL MASSIMO RIBASSO!

Basta fare un breve quadro della situazione dei lavoratori degli appalti comunali per capire che, a fronte di una situazione che va sempre peggio, non basta solo la difesa dello status quo esistente e di ogni singola realtà lavorativa, ma occorre una vertenza generale a Taranto sul lavoro e i diritti, che unisca tutti i lavoratori, che lotti realmente contro Comune, regione, Governo e i padroni e padroncini.

All'Amat nelle pulizie, con 30 lavoratori. La ditta vincitrice dell'appalto o vuole assumere solo il 50% dei lavoratori o tagliare le ore già basse (attualmente fanno 5 ore al giorno).
Qui, nonostante siano passati anni e naturalmente i costi sono lievitati, invece di aumentare l'importo dell'appalto il Comune lo ha abbassato: dalle 355mila di prima alle 247mila di adesso.

Ai mercati nei lavori di guardiania e manutenzione verde, in cui lavorano 25 lavoratori, l'appalto scade a fine febbraio 2016 e non si sa cosa succederà dopo

Nel Verde vi sono 76 lavoratori. Qui il Comune ha fatto una gara solo per 1 anno. ma dato l'importo anche qui basso dell'appalto le ditte in generale vogliono prendersi solo 50 lavoratori. Gli altri 26 dovrebbero essere "spalmati" (bruttissimo termine) sulle pulizie delle spiagge che dovrebbero essere fatte durante tutto l'anno. Ma ancora il Comune deve valutare le offerte delle  ditte.

Nelle pulizie delle scuole ai Tamburi, 15 lavoratori non vengono pagati da settembre, perchè...la determina fatta dal Comune era sbagliata...

Alle pulizie degli uffici e strutture comunali, dove lavorano 54 lavoratori, in prevalenza donne, c'è una proroga che si trascina, ora fino a marzo. Ma l'appalto preparato è al ribasso anche sui metri quadri e il rischio è che la nuova ditta voglia tagliare persone o ore (qui ne fanno 4 al giorno).

Alle guardianie, pulizie di piazze, Parco del Mirto, ecc. dove lavorano 88 lavoratori, ancora non è certo che la ditta vincitrice, la Servizi Integrati, che dovrebbe prendere l'appalto da marzo, manterrà tutti i lavoratori e le ore attuali (sempre 4 al giorno).

Nell'appalto di pulizie e ausiliariato degli asili, dove lavorano 94 persone, la stragrande maggioranza donne, siamo ancora alla vergogna assoluta: 1 ora e 50 minuti al giorno, sottolivello, ecc.

Lasciamo per il momento fuori altri appalti: Pasquinelli, Cimitero, ecc.

SI PUO' FARE QUESTA VITA!?

Lo Slai cobas per il sindacato di classe sta preparando varie  iniziative a febbraio su una precisa piattaforma e fa appello a tutti i lavoratori, le loro rappresentanze sindacali ad unirsi:
 
- riunificazione di tutti i servizi in un'unica Multiservizi. Noi siamo per una società mista (Comune/privati);
- Negli appalti, comunque, inserire la clausola sociale di garanzia per il passaggio automatico di tutti lavoratori nei cambi di ditte, a condizioni di lavoro e contrattuali non inferiori;
- contro gli appalti al massimo ribasso (vietati anche dalla UE), separare il costo della manodopera - che deve rispettare i CCNL - e della sicurezza, dal costo del servizio per la Ditta;
- orari e salari mai al di sotto dei limiti contrattuali.

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