venerdì 23 ottobre 2020

Finalmente la voce delle lavoratrici dell'appalto pulizie dell'ArcelorMittal - Durante il presidio di martedì alla Direzione AM per il rinnovo del CCNL multiservizi

Sono una lavoratrice che nello stabilimento ArcelorMittal di Taranto ha avuto un pò di esperienze lavorative solo giornaliere, perchè, come spesso capita, siamo stati lavoratori in nero o sottopagati.
Poi due anni fa, precisamente a ottobre del 2018, mi arriva una chiamata con una proposta di lavoro stabile in questo stabilimento; e pur non essendo il massimo, sono stata costretta ad accettare per avere la stabilità lavorativa. Come me altri colleghi hanno cercato questo lavoro solo per bisogno economico, perché come tutti ben sappiamo qua a Taranto venire a lavorare in questo stabilimento è l'ultima spiaggia.
Io sono stata assunta con un contratto part time di 20 ore settimanali, quindi con una paga oraria che si aggira attorno alle 700 euro al mese. Calcolate che per recarmi al lavoro dal mio paese sono costretta a percorrere circa 75 km al giorno con la mia auto, con conseguenti spese mensili non indifferenti, per benzina e usura del mezzo, ci sono anche colleghi costretti a percorrere molti più chilometri.
Sono una donna e anche una mamma, parlo a nome di tutte le lavoratrici che come me ogni giorno devono lasciare dei figli e una casa per poter venire al lavoro per uno stipendio misero, mettendo da parte tutti gli affetti.
Avendo due figli con le loro esigenze e con le conseguenti spese, un affitto di casa, le bollette da pagare, e c'è chi deve pagare anche il mutuo, e la spesa da fare tutti i giorni, vi lascio immaginare come sia difficile, talvolta anche impossibile arrivare a fine mese, ed essere costretti a ricorrere all'aiuto dei genitori, e mi domando chi non ha più genitori come può fare ad andare avanti?
 
Per questo dico basta! Serve subito rinnovare il contratto per uno stipendio dignitoso. Proprio l'altrogiorno ho letto un articolo in cui si parlava della gente che è costretta a rivolgersi alla Caritas per avere un pacco di beni alimentari o addirittura il pagamento di una bolletta scaduta; infatti la povertà in questo momento di pandemia è aumentata di circa il 45%.
Pensate a quei colleghi con contratti di sole 14 ore settimanali come fanno a campare! Tutto questo è improponibile! Pensate alle donne e tanti uomini padri di famiglia chiamati a lavorare in questo stabilimento, costretti a respirare il minerale pur di portare il pane a casa. Siamo costretti  in alcuni casi a lavorare in condizioni di pericolo, perché qui dentro tutto quello che sembra normale può trasformarsi in un pericolo in un batter d'occhio.
Ci sono tanti problemi da risolvere, tante battaglie da parte dei  nostri sindacati. Ma ci saranno ancora altre lotte per tutelare la salute e la sicurezza di tutti noi che lavoriamo qui dentro, per uno stabilimento sicuro ed ecocompatibile sul nostro territorio. 
Chiediamo un salario più dignitoso, il lavaggio delle tute e tanto altro ma soprattutto pretendiamo dalle segreterie nazionali risposte sul futuro occupazionale di oltre 2000 operai dei servizi presenti nello stabilimento, vista l'incertezza.
Il premier Giuseppe Conte durante le sue apparizioni in tv in questo periodo di pandemia ci ha classificati come gli "eroi del paese", a lui ci rivolgiamo dicendo che chiediamo una medaglia da appendere al petto, ma bensì di non essere più poveri.
Quindi vogliamo  un aumento salariale e avendo l'opportunità oggi di esprimere la voce di tutti gli operai multiservizi con contratto nazionale ormai scaduto da più di 7 anni, chiediamo un immediato rinnovo è un sostanzioso aumento salariale e un minimo di ore contrattuali Perché lavorare con contratto scaduto e una paga miserabile che non ci permette di affrontare neanche le spese base di tutti i giorni e fa perdere la dignità di ogni persona.
Noi non siamo lavoratrici di serie B, valiamo come tutte le altre categorie.
E questa manifestazione spero che serva a far capire la nostra situazione, che ascoltando le nostre voci ci sia la conseguente risoluzione dei nostri problemi. Quindi meno parole e più fatti!
Grazie a tutti e ricordate che sempre uniti si vince.

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