Sono una lavoratrice che
nello stabilimento ArcelorMittal di Taranto ha avuto un pò di
esperienze lavorative solo giornaliere, perchè, come spesso capita, siamo stati
lavoratori in nero o sottopagati.
Poi due anni fa, precisamente a ottobre
del 2018, mi arriva una chiamata con una proposta di lavoro stabile in
questo stabilimento; e pur non essendo il massimo, sono stata costretta
ad accettare per avere la stabilità lavorativa. Come me altri colleghi
hanno cercato questo lavoro solo per bisogno economico, perché come tutti
ben sappiamo qua a Taranto venire a lavorare in questo stabilimento è
l'ultima spiaggia.
Io sono stata assunta con un
contratto part time di 20 ore settimanali, quindi con una paga oraria che
si aggira attorno alle 700 euro al mese. Calcolate che per recarmi al
lavoro dal mio paese sono costretta a percorrere circa 75 km al giorno
con la mia auto, con conseguenti spese mensili non indifferenti, per
benzina e usura del mezzo, ci sono anche colleghi costretti a percorrere
molti più chilometri.
Sono una donna e anche una
mamma, parlo a nome di tutte le lavoratrici che come me ogni giorno
devono lasciare dei figli e una casa per poter venire al lavoro per uno
stipendio misero, mettendo da parte tutti gli affetti.
Avendo
due figli con le loro esigenze e con le conseguenti spese, un affitto
di casa, le bollette da pagare, e c'è chi deve pagare anche il mutuo, e la
spesa da fare tutti i giorni, vi lascio immaginare come sia difficile,
talvolta anche impossibile arrivare a fine mese, ed essere costretti a
ricorrere all'aiuto dei genitori, e mi domando chi non ha più genitori
come può fare ad andare avanti?
Per questo dico
basta! Serve subito rinnovare il contratto per uno stipendio dignitoso. Proprio l'altrogiorno ho letto un articolo in cui si parlava della
gente che è costretta a rivolgersi alla Caritas per avere un pacco di
beni alimentari o addirittura il pagamento di una bolletta scaduta;
infatti la povertà in questo momento di pandemia è aumentata di circa il
45%.
Pensate a quei colleghi con contratti di sole
14 ore settimanali come fanno a campare! Tutto questo è improponibile! Pensate alle donne e tanti uomini padri di famiglia chiamati a lavorare
in questo stabilimento, costretti a respirare il minerale pur di portare
il pane a casa. Siamo costretti in alcuni casi a lavorare in
condizioni di pericolo, perché qui dentro tutto quello che sembra
normale può trasformarsi in un pericolo in un batter d'occhio.
Ci
sono tanti problemi da risolvere, tante battaglie da parte dei nostri
sindacati. Ma ci saranno ancora altre lotte
per tutelare la salute e la sicurezza di tutti noi che lavoriamo qui
dentro, per uno stabilimento sicuro ed ecocompatibile sul nostro
territorio.
Chiediamo un salario più dignitoso, il lavaggio delle tute e
tanto altro ma soprattutto pretendiamo dalle segreterie nazionali
risposte sul futuro occupazionale di oltre 2000 operai dei servizi
presenti nello stabilimento, vista l'incertezza.
Il
premier Giuseppe Conte durante le sue apparizioni in tv in questo
periodo di pandemia ci ha classificati come gli "eroi del paese", a lui
ci rivolgiamo dicendo che chiediamo
una medaglia da appendere al petto, ma bensì di non essere più poveri.
Quindi
vogliamo un aumento salariale e avendo l'opportunità oggi di esprimere
la voce di tutti gli operai multiservizi con contratto nazionale ormai
scaduto da più di 7 anni, chiediamo un immediato rinnovo è un sostanzioso
aumento salariale e un minimo di ore contrattuali Perché lavorare con
contratto scaduto e una paga miserabile che non ci permette di
affrontare neanche le spese base di tutti i giorni e fa perdere la dignità
di ogni persona.
Noi non siamo lavoratrici di serie B, valiamo come tutte le altre categorie.
E
questa manifestazione spero che serva a far capire la nostra situazione, che ascoltando le nostre voci ci sia la conseguente risoluzione dei
nostri problemi. Quindi meno parole e più
fatti!
Grazie a tutti e ricordate che sempre uniti si vince.
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