domenica 4 ottobre 2020

Il nuovo prefetto di Taranto nominato Commissario Straordinario per gli interventi di bonifica alla ArcelorMittal

da Corriere di taranto - GIANMARIO LEONE

Sarà il prefetto di Taranto, Demetrio Martino, a ricoprire per i prossimi 12 mesi il ruolo di Commissario Straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto. Lo ha stabilito un Dpcm firmato ieri dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Sostituirà la dott.ssa Vera Corbelli, che ha ricoperto il ruolo per sei anni a partire dal 2014, che al momento ha mantenuto soltanto l’incarico di commissario per l’attuazione dell’intervento di messa in sicurezza e gestione dei rifiuti pericolosi e radioattivi del deposito ex Cemerad di Statte. La scelta del premier Conte conferma dunque l’idea di sostituire la Corbelli con un esponente di fiducia dello Stato, visto che lo scorso agosto era data per certa la scelta dell’ex prefetto Paola Basilone, prefetto dal 2006,

dopo aver svolto diversi incarichi di commissario e subcommissario per la Corte di Conti, proprio l’ente da cui si attendeva il via libera. Evidentemente qualcosa non sarà andato per il verso giusto.

Dallo scorso 21 agosto, tutti i RUP (per ogni procedura di affidamento di un appalto o di una concessione, le stazioni appaltanti, con atto formale del Dirigente responsabile dell’Unità Organizzativa, individuano un RUP per le fasi della programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione) hanno rassegnato le dimissioni.

E come conseguenza tutti i cantieri in corso furono sospesi, in quanto non essendoci più un Commissario per le bonifiche la stazione appaltante non poteva più operare.

Sulla scelta di non confermare la dott.ssa Corbelli abbiamo espresso sin da subito tutte le nostre perplessità. Una scelta tutta politica, come abbiamo avuto già modo di commentare. Per gli interessi di chi non sarà difficile scoprirlo nel breve periodo.

Tra l’altro, vogliamo ricordare che l’addio della Corbelli ha provocato anche l’azzeramento di tutta la struttura commissariale, visto che quest’ultima usufruiva della grande esperienza e competenza dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, il cui segretario generale è proprio la Corbelli. Azzerato anche tutto lo staff della comunicazione e dei rapporti con le istituzioni che in questi anni ha svolto un lavoro più che egregio. Di fatto, per Roma, in questi sei anni la struttura commissariale non è costata un euro per il lavoro svolto su Taranto. Adesso invece la nuova struttura commissariale da chi sarà composta? Quanto peserà sulle casse statali?

Inoltre vedremo come proseguiranno tutti i progetti ancora in ballo: dalla bonifica dell’area PIP di Statte (di cui a breve scriveremo) all’ultimazione della rimozione dei fusti dell’ex Cemerad, passando per la complessa bonifica del Mar Piccolo arrivata ad un punto cruciale, finendo con la gestione dei lavori già effettuati al rione Tamburi e il progetto ‘Verde Amico‘.

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