martedì 11 maggio 2021

GIOVEDÌ PROSSIMO FORMAZIONE RIVOLUZIONARIA DELLE DONNE - UNA MARCIA IN PIÙ ANCHE SU QUESTO FRONTE DI LOTTA!

13 MAGGIO DALLE ORE 16,30 

Per il link per collegarsi scrivere a: mfpr.naz@gmail.com 

La prima delle due formazioni rivoluzionarie sarà su:
l'origine della condizione di oppressione delle donne - che pone nello stesso tempo le basi storico-materialistiche del suo superamento.
Cominciamo dallo studio/riflessione sul libro di Engels: L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato.
Iniziamo da questo fondamentale testo per rimettere nella giusta concezione la questione femminile. La condizione delle donne in generale viene totalmente rovesciata, o facendola discendere da analisi e posizioni anti storico materialiste, che mettono al centro la contraddizione di genere in termini riduttivi biologisti, o che rovesciano la questione facendo discendere le ideologie, le concezioni dominanti dal cielo, o quasi considerandole innate, non invece legate ad un processo storico.
Il riferimento di questo lavoro di studio sono la maggioranza delle donne, le donne proletarie. Sappiamo che per le lavoratrici è più difficile, ma è una sfidada impugnare necessaria. 
In generale le donne quando lottano mostrano una marcia in più, ma ciò che non può essere è che le donne lottino e poi non producano teoria o vengano guidate da teorie che sono in contrastano con una impostazione rivoluzionaria della questione femminile.
Certo viene prima la lotta, prima l’organizzazione, ma le donne, come ci dimostrano le comuniste rivoluzionarie, da Rosa Luxemburg a Teresa Noce che non sapevano nè leggere nè scrivere, possono diventare delle teoriche, perché le nostre idee non sono “idee”, sono armi. Le donne proletarie, le ragazze se lottano devono ribellarsi anche alle teorie che vogliono perpetuare l’oppressione, la subordinazione ideologica delle donne. Dobbiamo avere una marcia in più anche su questo! perchè senza teoria non c’è rivoluzione.
Per questo chi ha più interesse alla teoria rivoluzionaria sono le donne; perché le donne hanno più interesse a combattere le varie forme di teorie borghesi, che in un modo più o meno crudo o più o meno velato teorizzano l’immutabilità della condizione delle donne o ne fanno solo una lotta/trasformazione di idee, di interventi politici e non una lotta di distruzione, di prassi rivoluzionaria, per costruire un mondo nuovo, senza doppio sfruttamento e oppressione.

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