La sentenza del giudice monocratico del Tribunale di Taranto Paola D’Amico
Redazione online
26 Maggio 2021
TARANTO - Il giudice monocratico del Tribunale di
Taranto Paola D’Amico ha condannato a 9 mesi di reclusione il
consigliere regionale pugliese del Pd ed ex assessore allo Sviluppo
economico Michele Mazzarano, accusato di corruzione elettorale per una
vicenda portata alla luce qualche anno fa da Striscia la notizia. La
stessa condanna è stata inflitta ad Emilio Pastore, l’uomo che denunciò
alla trasmissione televisiva il presunto scambio di favori durante la
campagna elettorale del 2015. Proprio le dichiarazioni rilasciate da
Pastore al Tg satirico provocarono le dimissioni di Mazzarano dalla
carica di assessore.
Secondo la tesi del procuratore facente
funzioni Maurizio Carbone, l’esponente del Pd, candidato alle elezioni
regionali del 2015, avrebbe promesso a Emilio Pastore l’assunzione di
due figli in una ditta privata in cambio di voti. L’uomo avrebbe
concesso a Mazzarano anche un locale di sua proprietà, a titolo
gratuito, allestito come comitato elettorale. Stando all’ipotesi
investigativa, Mazzarano avrebbe poi effettivamente favorito
l'assunzione di uno dei due figli di Pastore presso la ditta Ecologica
spa. Il consigliere del Partito Democratico, difeso dagli avvocati
Fausto Soggia e Marco Pomes, ha sempre respinto gli addebiti.
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