lunedì 17 maggio 2021

Ex Ilva - Fiom: "Delusi dal governo" - Ma ciò che è negativo è che si erano illusi


Come può essere diversamente con un governo e un Ministro, Giogetti della Lega, che costituzionalmente è rappresentante e al servizio degli interessi dei padroni; la cui entrata nel capitale della società è per perseguire meglio la politica di socializzare le perdite e privatizzare i profitti e non certo per salvaguardare lavoro e salute/ambiente.

Briganti Fiom si lamenta che "ad ogni incontro ci aspettiamo dettagli, approfondimenti e un confronto serrato sul futuro ambientale, industriale e occupazionale... invece continuiamo ad assistere a continui rinvii ea una totale assenza di trasparenza da parte delle istituzioni...".

Ma, come si dice: il peggior sordo è chi non vuol sentire, chi persevera nell'illudere i lavoratori che il governo sia il loro utile interlocutore rispetto ai gravi problemi attuali e futuri e nell'indirizzare quindi i lavoratori a chieder, rivolgersi al governo e a Giorgetti in particolare; invece che chiamarli ad una lotta seria, prolungata, contro sia Mittal che il governo, che sono uniti e hanno l'unico interesse salvaguardare gli interessi dei padroni dell'acciaio in Italia nella competizione/guerra mondiale; con in più che ora il governo, entrato nelle quote societarie, è parte direttamente interessata a profitti e minimo dei costi.

E questo, per chi vuole capire, lo ha detto Giorgetti. Ha di fatto rinviato ogni presentazione di piani, ha parlato di "periodo di transizione", ma soprattutto ha confermato, e su questo in maniera chiara, che ci saranno gli esuberi, per cui l'unica speranza di ricollocazione è dai fondi del recovery plan.

Ma la Fiom invece che vera lotta - venerdì ha proclamato uno sciopero solo nei reparti di Colata continua - invece che andare a questi incontri a Roma per portare e pretendere risultati su una piattaforma operaia, qui ed ora, va ad ascoltare parole e nonostante queste parole, persevera nel proporre al governo di impegnarsi a realizzare un "clima di serenità, dentro e fuori la fabbrica", o si affida a neo presidente Bernabè per "riaprire il dialogo con le organizzazioni sindacali".

Tutte cose inutili e pericolose perchè tengono frenati e stancano gli operai. 

Briganti dice che in fabbrica c'è esasperazione; ma loro, i sindacati sono responsabili di questa esasperazione.


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