A Napoli i lavoratori autorganizzati e le realtà che sono scese in piazza si sono ripresi le vie di Napoli con un corteo che ha attraversato una parte più significativa della città. Durante questo corteo gli interventi dei lavoratori e delle realtà in lotta hanno reso questo corteo particolarmente denso di contenuti. Contenuti di unità di classe, si è visto chiaro il fronte unico di classe basato sulle lotte che sono in corso. La forte unità tra lavoratori e disoccupati presenti in numero consistente alla manifestazione, la buonissima presenza dei giovani e delle bandiere rosse hanno reso il corteo ancora più significativo.
Durante il corteo l'intervento della compagna dello Slai cobas sc di Taranto (vedi video) ha portato la vicenda dell'Ilva/ArcelorMittal di Taranto, dove il fascismo padronale in azione ha licenziato un lavoratore per un post su facebook, dentro un quadro in cui ArcelorMittal, alle prese con un nuovo salto nella trasformazione dell'Ilva in Acciaierie d'Italia, ha voluto dare un segnale di intimidazione a tutti gli operai. A tutto questo i lavoratori stanno cercando di rispondere, o almeno una parte di essi. Ma sicuramente non è appoggiandosi su partiti borghesi o su rappresentanti istituzionali che i lavoratori all'ArcelorMIttal avranno giustizia e anche la possibilità di difendersi dagli attacchi del padrone.
La compagna ha portato in piazza anche la questione dei migranti, considerando il quadro generale dell'attacco padronale e della situazione nel nostro paese. Infine, significativo è stato la chiarezza con cui è stato posto il significato generale di questo 1° Maggio: rosso, perchè rosso è il colore della lotta dei lavoratori, rosso è il colore del sangue che i lavoratori hanno versato in tutta la loro storia, rosso è la bandiera intorno a cui si può ricostruire l'unità della classe operaia e la rappresentanza sociale e politica di essa; proletario, perchè i proletari devono unirsi tra di loro, perchè è l'unità delle lotte, l'unità di tutte le realtà proletarie che si stanno ribellando il valore aggiunto che può dare ad ogni lotta più forza e un punto di riferimento per tutti i settori delle masse in lotta; infine internazionalista, quello vero, quello del legame tra le lotte dei lavoratori in Italia e le lotte dei lavoratori in tutto il mondo, dall'India all'America Latina, dall'Europa alla Tunisia, ecc; ovunque c'è crisi, pandemia e oppressione le masse, e in particolare le masse proletarie e in alcuni paesi le masse contadine si stanno ribellando, l'internazionalismo quindi è tornato ad essere raccontato attraverso le lotte dei lavoratori.
Nessun commento:
Posta un commento