mercoledì 5 maggio 2021

6 maggio incontro Ilva AS e OO.SS. su formazione e aumenti contrattuali - MA DI CHE PARLIAMO?

La società Ilva AS ha convocato le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici di Taranto, per giovedì 6 maggio, per discutere del piano formativo per i lavoratori in Ilva AS e di aspetti del nuovo CCNL metalmeccanico, in particolare gli aumenti previsti e il Flexible benefit:
Per gli aumenti Ilva AS procederа a regolarizzare i minimi tabellari, con un aumento del 6,15% in base alla dinamica inflativa, da suddividere in 4 tranches rispettivamente a giugno 2021, giugno 2022, giugno 2023 e giugno 2024.

L’ incremento per livello, distinto nelle quattro tranches sarа pari a:

Livello    1^ tranche    2^ tranche    3^ tranche    4^ tranche    Totale
D 1            20,18            20,18           21,79            28,25          90,40
D 2            22,38            22,38           24,17            31,33        100,26
C 1            22,86            22,86           24,69            32,01        102,42
C 2            23,34            23,34           25,21            32,68        104,57
C 3            25,00            25,00           27,00            35,00        112,00
B 1            26,80            26,80           28,94            37,52        120,06
B 2            28,75            28,75           31,05            40,25        128,80
B 3            32,10            32,10           34,66            44,93        143,79
A 1            32,86            32,86           35,49            46,01        147,22

Flexible benefit
: il rinnovo del Contratto Nazionale del Lavoro, sottoscritto da Fim, Fiom e Uilm ha confermato per i prossimi tre anni 200 euro di “bonus shopping” fruibile dal 1 giugno di ogni anno. In rifermento al flexible benefit del 2020, Ilva in AS ha evidenziato che ad oggi risulta che circa 80 lavoratori che non hanno usufruito dei bonus shopping di 200 euro e altri 220 lavoratori che lo hanno fatto in parte. Pertanto, si invitano i lavoratori ad accedere al portale di Ilva in AS, entro e non oltre il 30 maggio 2021, per concludere l’operazione necessaria a scaricare il flexible benefit del 2020.

MA DI CHE PARLIAMO

Per quanto riguarda la formazione, o è funzionale al rientro in fabbrica e al piano di bonifiche o, se viene fatta come in passato è inutile; quella formazione è servita solo a dare soldi ad enti di formazione e pochissimo agli operai e soprattutto nessuna prospettiva di ripresa del lavoro. 

L'aumento medio è mediamente di poco più di 100 euro spalmato in un periodo più lungo del previsto, dato che il contratto diventa di quattro anni e mezzo; l'“aumento” ottenuto non è neanche un caffè al giorno. Se pensiamo che i lavoratori sono in cassintegrazione che taglia i salari, si può ben vedere come questo aumento sia irrisorio.

Il flexible benefit di 200 euro non sono soldi in più ma sono soldi sottratti al salario dei lavoratori.

L'altro punto del contratto è il nuovo inquadramento unico che consiste nella sostanza nell'abolizione del 1°livello, quindi con passaggio a 9 livelli invece che 10. Qui “Si passa - come scrive il Sole 24 Ore – dalla mansione al ruolo; dal cosa si fa a come si può fare meglio”. Vengono individuati 6 criteri di professionalità: autonomia, responsabilità gerarchico-funzionale, competenza tecnico specifica, competenze trasversali, polivalenza, polifunzionalità, miglioramento continuo ed innovazione, collegati ai nuovo sistemi integrati di gestione. Un sistema che schiaccia i livelli verso il basso riducendo il salario e facendo risparmiare i padroni sulla pelle dei giovani operai che già sono ai contratti più bassi.
Si tratta in sostanza di una richiesta di intensificazione dello sfruttamento, cumulo di mansioni, rapporto livello/prodotto/produttività, che non si tradurrà in un miglioramento salariale effettivo o che condizionerà ancora peggio di prima salario e passaggio di livello.

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