giovedì 27 maggio 2021

Sfruttati e pagati una miseria: la denuncia di una bracciante tarantina.

Caporalato, la denuncia di una bracciante tarantina. Quattro persone indagate, due residenti a Brindisi

L'inchiesta era nata dalla denuncia di una bracciante del Tarantino: un avviso di conclusione delle indagini emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera è stato notificato a quattro persone - tre uomini e una donna - (due residenti nel Materano e due in provincia di Brindisi), accusate, in concorso tra loro, di aver organizzato un'attività di intermediazione illecita e di sfruttamento del lavoro nelle campagne del Materano.

Le indagini della Squadra Mobile di Taranto, avviate dopo la denuncia presentata da una bracciante agricola al Commissariato di Grottaglie, avrebbero svelato l'esistenza di un'articolata attività di intermediazione illecita e di sfruttamento del lavoro, in cui i quattro indagati reclutavano la manodopera destinata al lavoro agricolo presso terzi, approfittando dello stato di bisogno dei lavoratori.

Sono almeno 20 i braccianti che sarebbero stati sfruttati dalla organizzazione nella quale i due brindisini, secondo l'accusa, si occupavano della logistica, dal reclutamento della manodopera fino al trasporto dei braccianti nelle aziende agricole del Materano di proprietà di due degli indagati. Gli accertamenti hanno evidenziato le estreme condizioni di sfruttamento a cui erano sottoposti i lavoratori con una retribuzione giornaliera al di sotto di quella stabilita dai contratti di settore dalla quale veniva poi anche sottratta una quota per il trasporto.

Dall'analisi di tutta la documentazione contabile è risultata una retribuzione giornaliera pari a 35 euro per ogni lavoratore, di cui 3 euro venivano trattenuti come prezzo del trasporto, a fronte della somma di 44,30 euro previste. Alla stessa maniera le giornate conteggiate e computate in busta paga erano inferiori rispetto a quelle effettivamente svolte

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