Dal Corriere di Taranto
Sull’ex Ilva sono stati commessi “una serie di errori, uno dietro l’altro. Ora abbiamo la grande chance dei fondi per la transizione energetica. Produrre acciaio compatibile oggi è possibile. Abbiamo l’ambizione di fare di Taranto un esempio da presentare al mondo e all’Europa”. Lo ha dichiarato ieri sera il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, intervenendo al meeting di Bari “La Ripartenza: liberi di pensare” organizzato dal giornalista Nicola Porro che ha dialogato con il ministro insieme al collega Alessandro Sallusti, all’interno del dibattito “Il Governo della Ripartenza: quali gli strumenti migliori per far ripartire l’economia e lo sviluppo economico”.
“Oggi anche l’Europa – ha aggiunto ancora Giorgetti – dice che gli aiuti di Stato sono possibili. Infatti lo Stato investe 3/4 miliardi di euro per l’acciaio compatibile. C’è un piano, lo presenteremo in modo congiunto alla fine del mese con i ministri Cingolani e Franco che sono competenti sul dossier per i loro ambiti. Adesso aspettiamo il 21 luglio che si insedi il cda e l’ingresso dello Stato nella nuova compagine societaria”.
“Purtroppo l’acciaieria di Taranto è una realtà complessa – ha dichiarato Giorgetti, parlando a margine dell’incontro con i giornalisti – ci sono dei limiti ambientali che sono stati prescritti circa la possibilità di produzione e circa gli altiforni che possono funzionare. Ed è il motivo per cui ci servono investimenti pesantissimi, in larga parte finanziati dallo Stato, grazie al Piano Nazionale per avere tutti gli impianti a norma, che possano produrre acciaio occupare il numero maggiore possibile di lavoratori però rispettando i dettati sanitari e ambientali“.
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