domenica 25 luglio 2021

Taranto è una città con tante strade sporche, con la raccolta differenziata a bassissimi livelli... Ma il Presidente dell'Amiu, Mancarelli, risolve con i "video- trappola"

Da un lato cerimonie, inaugurazioni, autopropaganda dei risultati dell'Amiu, dall'altra la realtà che chiunque va in giro vede: cassonetti strapieni, rifuti messi all'esterno (perchè, come diceva un abitante di città vecchia: i cassonetto ingegnerizzati da fuori sembrano capienti, ma in realtà dentro possono andare poche buste di rifiuti), differenziata in altri quartieri annunciata e non fatta; ma anche strade sporche, non solo di carte e altri rifiuti, ma macchiate di nero, di liquidi fuoriusciti da cassonetti, ecc. (es. via Cesare Battisti).

Ma, a parte penosi scarica barile tra Amiu e Comune, e giustificazioni che non reggono (ancora una causa sarebbe l'avvio del covid...), la scusa facile è l'inciviltà dei cittadini; per cui la soluzione è mettere dei video-trappola...

Ma a chi si vuole prendere in giro che persone vengono da San Marzano, Pulsano, ecc. con i rifiuti, per buttarli a Taranto...

Dichiarazioni di Mancarelli dal Corriere di Taranto
GIULIA LUPOLI

In merito a questa questione abbiamo chiesto spiegazioni al residente Amiu Spa – Taranto, Giampiero Mancarelli: «Per essere chiari, esiste l’ordinanza ma il Consiglio comunale deve esprimersi per indicarci la modalità con cui si deve effettuare la raccolta differenziata. Il sindaco dunque ha ordinato di avviarla ma prima di passare ai quartieri non ancora coperti come Italia Montegranaro ecc., bisogna fare un passaggio in Consiglio comunale. Per cui so che anche le Commissioni si sono riunite e si sta valutando per definire le modalità della raccolta, ovvero, con i cassonetti ingegnerizzati piuttosto che il “porta a porta”. Questo è quel che sappiamo dal nostro fronte, dovrebbe chiedere all’Amministrazione perché insomma è una cosa che attiene loro»...
«Per quanto riguarda noi – ha proseguito Mancarelli – l’avvio è stato un po’ rallentato per via del covid. Il completamento del borgo era previsto in precedenza però l’azienda vincitrice dei cassonetti ha completato solo la scorsa settimana la loro fornitura. In più abbiamo atteso che arrivasse l’altro mezzo ingegnerizzato in quanto le prese che stiamo sviluppando sono di un’intensità maggiore rispetto a quelle stabilite dal progetto del contratto d’appalto...
...ora che arriveremo al borgo è ovvio che non è immediato lo sviluppo perché lì si scendono quattro isole quindi sedici cassonetti al giorno e comunque ci sarà sempre un barrieramento distintivo. Mi spiego, da una parte la raccolta differenziata e dall’altra l’indifferenziata quindi ci sarà sempre questa situazione perché man mano che avanziamo, i cassonetti che sono diciamo quelli di frontiera, saranno invasi di rifiuti in maniera incontrollata. Non secondo le aspettative ma ci sono persone che evitano di fare la raccolta differenziata. È un po’ come avviene, in maniera meno evidente per i più ma non per coloro che risiedono, in via Rinascimento nonché viale Unità d’Italia dove adesso abbiamo piazzato delle batterie di video trappole perché alcuni cittadini di Talsano-Lama-San Vito in transito in quelle vie e che non vogliono fare la raccolta differenziata che fanno? Si portano il sacchetto e vanno lì. In più il turismo dei rifiuti è anche da San Giorgio e tutta la zona orientale che butta direttamente su Via Consiglio. Anche lì abbiamo messo due batterie di video trappole e infatti stiamo prendendo cittadini di Pulsano, San Giorgio, Fragagnano, San Marzano che vengono a portare i rifiuti e spesso li buttano anche fuori orario. Nei loro paesi fanno la raccolta differenziata ma a loro non va di farla e buttano la loro immondizia lì. Insomma stiamo cercando di mitigare la situazione in questo modo:
disseminando video trappole che entreranno in funzione e che fungono da deterrente per tutti coloro i quali agiscono in questo modo».

Nessun commento:

Posta un commento