....e che fa?... scrive a Giorgetti!
da corriere di taranto
“In sei mesi ArcelorMittal ha macinato utili per 5,3 miliardi di euro, il miglior risultato dal 2008, e ha distribuito ai propri azionisti 1,3 miliardi di euro. Nel frattempo, in Italia aumentano invece i lavoratori in cassa integrazione con un reddito da fame, oltre 4mila solo diretti, e la produzione fa registrare un record negativo (3,5 milioni di tonnellate su base annua). Aumentano le fermate degli impianti, si sospendono gli investimenti legati al risanamento ambientale e l’Italia continua a importare milioni di
tonnellate di coils (4 milioni di tonnellate nel 2020) arricchendo anche ArcelorMittal nel mondo a discapito del nostro Paese. Grande capolavoro industriale”. E’ quanto dichiara Rocco Palombella, segretario generale Uilm.“Di fronte a una situazione drammatica che si vive negli stabilimenti dell’ex Ilva non si riescono a comprendere le ragioni di tanta indecisione e di questo silenzio assordante. Eppure l’ex Ilva rappresenta una grande realtà produttiva nazionale, a cui sono legate le sorti ambientali, sociali ed economiche di intere comunità, oltre al futuro di un settore da lei considerato strategico. Ora è il momento di agire prima che la situazione degeneri definitivamente. Auspico che questa lettera possa smuovere la sua sensibilità e ottenere finalmente quello che ormai chiediamo da anni: il diritto a un lavoro dignitoso nel rispetto dell’ambiente circostante”. sottolinea lo stesso Palombella in una lettera inviata al ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti per richiedere “l’attenzione e l’impegno del Governo su questa importante vertenza che interessa il risanamento ambientale di interi territori, la prospettiva occupazionale di 20 mila lavoratori tra diretti e indiretti e il futuro della siderurgia italiana”.
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