mercoledì 14 luglio 2021

Tre operai intossicati ad Acciaierie d'Italia - uno più grave

Sono operai di una ditta dell'appalto, che lavorano con meno sicurezza.

Anche se ora è presente lo Stato nulla cambia per la difesa della vita dei lavoratori, la politica è sempre meno costi della sicurezza, manutenzione, più profitti. 

Lo Slai cobas ripropone con forza la necessità di una postazione ispettiva permanente dentro l'Ilva, che preventivamente e costantemente interviene per verificare la sicurezza sul lavoro.

Diamo i nostri auguri di pronta guarigione all'operaio ricoverato in ospedale.

(Dalla stampa)

Tre operai hanno inalato gas questa mattina all'interno dello stabilimento siderurgico di Taranto ex Ilva ora Acciaierie d'Italia. E per uno di loro è stato necessario anche il ricovero in ospedale. Le vittime dell'incidente sono tre dipendenti di una impresa dell'indotto. I malcapitati, stando alle prime informazioni di fonte sindacale, hanno respirato gas mentre erano al lavoro all’interno del siderurgico nel reparto Og2. Secondo una prima ricostruzione i lavoratori avrebbero inalato gas di altoforno a seguito, pare, di una dispersione, mentre stavano installando un ponteggio all’interno della fabbrica per consentire ai tecnici di bloccare la fuga. Hanno accusato malori e sono stati trasportati nell’infermeria dello stabilimento.
Due di loro si sono ripresi e sono stati immediatamente dimessi. Il terzo lavoratore, di 22 anni, invece, ha continuato ad avere malori e per lui è stato necessario il trasferimento all'ospedale Santissima Annunziata di Taranto per accertamenti. Non corre pericolo di vita.

All'interno del reparto in cui si è verificato l'incidente, sono stati avviati accertamenti per comprendere la causa della presumibile dispersione di gas. I tre lavoratori hanno accusato i primi malori intorno alle 8,30 mentre stavano operando nel reparto. Sono stati subito soccorsi dai compagni di lavoro.
Contemporaneamente sono stati fatti evacuare gli operai.
Il rappresentante sindacale della sicurezza, Francesco Demito, ha inoltrato una lettera sia ad acciaierie d'italia che all'impresa dell'indotto, la Lucale. Chiede un incontro per verificare le cause dell'incidente e le contromisure adottate.

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