Operai,
lo sciopero del 6 maggio è riuscito e la contestazione alla Morselli è
stato il momento più significativo perchè ha fatto capire che i
lavoratori non solo sono stanchi ma vogliono reagire e lottare contro
questa situazione, a tutela di lavoro, salario, diritti, salute e futuro.
A fine sciopero è stato detto da tutti i sindacati che avrenmo
continuato, che non ci saremmo fermati. Ora non vogliamo cadere nel
solito tran-tran, come è già avvenuto altre volte.
Si era detto che avremmo fatto subito 3 assemblee generali e messo in
campo la proposta e l'organizzazione di una grande maniestazione a Roma.
Però si sta cadendo nella solita logica di invio lettere al governo,
ecc., quando dalla parte di padroni e governo non c'è nessun segnale
positivo, ma anzi negativo, come si può leggere sui giornali (su soldi
per le bonifiche, sconti richiesti da Mittal, aumento dellaproduzione
senza parlare di rientro definitivo dei cassintegrati, ecc).
Non solo, ma Palombella dichiara sulla stampa che resta la minaccia
della chiusura dello stabilimento.
Quindi è chiaro che sono sempre più necessari i fatti, non le parole o
le lettere.
Lo Slai cobas sc che ha appoggiato lo sciopero del 6 maggio e ha
partecipato in forma visibile alla contestazione alla Morselli, insiste
perchè si dia continuità seria alla lotta.
Noi da parte nostra in occasione di una giornata di lotta indetta da
tutti i sindacati di base - e per quanto riguarda l'Ilva c'è quindil'Usb
- per il giorno 20 maggio faremo un presidio alle portinerie al mattino
e andremo in delegazione alle 9 alla prefettura.
Invitiamo lavoratori chepossono e rappresentanti sindacali a partecipare a questa
iniziativa.
SLAI COBAS per il sindacato di classe
slaicobasta@gmail.com - WA 3519575628
TA. 13.5.22
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