(dal Corriere di Taranto) - "Le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici di Taranto, Fim, Fiom, Uilm e Usb, hanno scritto quest’oggi (ieri) al prefetto Demetrio Martino chiedendo un incontro urgente in merito alla vertenza Acciaierie d’Italia “che – scrivono in una nota congiunta – evidentemente continua a subire slittamenti e modifiche su impegni precedentemente assunti dal Governo e che non trovano risposte alle tante problematiche presenti sul territorio ionico”.
Le organizzazioni sindacali sottolineano nella richiesta d’incontro che “l’altissima adesione allo sciopero del 6 maggio scorso di fatto ha mostrato una situazione di criticità e disagio per i lavoratori di Acciaierie d’Italia, Ilva in As e Appalto sia in termini lavorativi che economici, ma soprattutto ad un’incertezza rispetto al futuro ambientale ed occupazionale di tutto il territorio”. Per questo motivo ritengono che la situazione sia “diventata non più sostenibile nè rinviabile, oltre ad essere oramai ingestibile“.
Lo Slai cobas sc che ha appoggiato lo sciopero del 6 maggio e ha
partecipato in forma visibile alla contestazione alla Morselli, insiste
perchè si dia continuità seria alla lotta, a partire dalle 3 assemblee generali annunciate il 6 da Fim, Fiom, Uilm, Usb e ancora non calendarizzate, perchè siano gli operai a mobilitarsi e a prendere la parola.
Noi da parte nostra in occasione di una giornata di lotta indetta da
tutti i sindacati di base - e per quanto riguarda l'Ilva c'è quindi l'Usb
- per il giorno 20 maggio, faremo un presidio alle portinerie al mattino
e andremo in delegazione alle 9 alla prefettura.
Invitiamo lavoratori che ipossono e rappresentanti sindacali a partecipare a questa
iniziativa.
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