(Da Repubblica)
Incidenti e provvedimenti disciplinari, il sindacato scende in piazza
02 MAGGIO 2022
«L’azienda deve ritirare il provvedimento di sospensione, altrimenti siamo pronti ad andare avanti nella lotta ad oltranza». Armando Palombo, coordinatore della rsu Fiom, dà voce allo stato di tensione che regna nello stabilimento di Acciaierie d’Italia a Cornigliano dopo gli incidenti delle ultime settimane e il provvedimento disciplinare applicato dalla direzione ad un lavoratore. Il dipartimento di prevenzione dell’Asl nei verbali di contestazione ha rilevato infatti diverse carenze sul fronte degli impianti, ma c’è di più: già prima degli incidenti e prima dei sopralluoghi Asl, il 9 dicembre del 2021, al termine di una riunione di sicurezza in reparto, era stata richiesta ufficialmente «la sostituzione della gru a bandiera per il cambio reggetta2», la stessa gru coinvolta poi nell’incidente del 12 aprile 2022, che secondo il verbale Asl è dotata di un accessorio di sollevamento «sprovvisto di marcatura Ce e priva di dispositivi contro lo sgancio accidentale del carico», di conseguenza il macchinario «non è conforme ai requisiti di cui all’articolo 70, pertanto non idonea ai fini della salute e della sicurezza». I delegati della sicurezza interni avevano già segnalato problemi su quell’impianto lo scorso dicembre, chiedendone la sostituzione, ma i mesi sono trascorsi invano, fino ad arrivare all’incidente, che per fortuna non ha causato feriti.
A fronte della sospensione di un lavoratore l’assemblea ha proclamato uno sciopero di otto ore per oggi. Il corteo è' partito ed è diretto sotto la sede della Prefettura di Genova il corteo degli operai ex Ilva. Ad aprire la protesta, a cui partecipano circa 200 lavoratori, lo striscione 'Non si può morire di lavoro'. La manifestazione, accompagnata da uno sciopero di 8 ore, è stata indetta da Fiom, Fim e Uilm per protestare contro la lettera di sospensione inviata dall'azienda a un lavoratore a cui viene imputata la responsabilità dell'incidente del 12 aprile scorso al reparto TAF2 che ha portato la Asl3 a stoppare l'impianto per una settimana fino quando l'azienda non abbia ripristinato le condizioni di sicurezza. Alle 16 è stato convocato dal Prefetto un tavolo sulla sicurezza chiesto prima dell'ultimo incidente "e in uno dei 40 punti della memoria consegnata al Prefetto quel giorno - ricorda Armando Palombo - c'era l'impianto su sui si è verificato l'ultimo incidente. Chiederemo al Prefetto e all'azienda di ritirare il provvedimento, in caso contrario andremo avanti".
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