lunedì 2 maggio 2022

Un uomo detenuto si è suicidato in carcere a Taranto - la condizione del carcere è un'istigazione al suicidio! Ma le Istituzioni locali e nazionali se ne fregano

 

(da Corriere di Taranto) - Un uomo di circa 50 anni, in carcere per reati contro il patrimonio con fine pena 2024, il 30 aprile mattina si è impiccato. "A quell’ora, prima delle 8.00, un solo agente deve gestire un intero piano composto da tre sezioni detentive lunghe circa 50 metri ciascuna, con circa 70 detenuti per sezione da controllare per un totale di oltre 200 detenuti (ne dovrebbero essere almeno in 4), cosa che avviene spesso nelle ore serali e notturne».«il carcere di Taranto con un organico di poliziotti penitenziari tarato per 350 detenuti , da anni, ne continua a gestire più del doppio, circa 710.

«Oltre a ciò si registra una carente ed insufficiente assistenza sanitaria soprattutto ai detenuti con problemi psichiatrici(che sono decine e decine) che spesso sono abbandonati a se stessi. Senza dimenticare i tantissimi innocenti che trascorrono periodi anche lunghi in carcere, per poi uscire distrutti nell’anima e nel corpo.

MA NON LASCIAMO LA DENUNCIA AI POLIZIOTTI! (che quando i detenuti protestano si dimenticano delle loro stesse denunce sulla condizione inumana del carcere e usano la repressione)

E' GIUSTO E NECESSARIO CHE PRIMA DI TUTTO GLI STESSI DETENUTI E I LORO FAMILIARI SI RIBELLANO!

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