domenica 22 maggio 2022

Contro la guerra imperialista, il governo della guerra, lo scaricamento dei suoi costi sulle masse, manifestiamo il 2 giugno alla base Navale di Taranto



Per sviluppare con vigore la finora insufficiente mobilitazione contro la guerra imperialista in Ucraina, contro l’imperialismo italiano, l’aumento delle spese militari, lo scaricamento sui proletari e le masse popolari con carovita, tagli della spesa per lavoro, salute, sanità, scuola a favore di quella militare serve innanzitutto passare all’azione, come è stato all’ammiragliato a Taranto nei primi giorni di guerra, come si proseguito con la contestazione del passaggio al ponte girevole della nave “carabiniere”, come si sta facendo con la mozione operaia che sta raccogliendo centinaia di firme nelle fabbriche e nei presidi dei lavoratori.
Ora, in vista della scadenza nazionale del 2 giugno lanciata dall’assemblea nazionale di Firenze con una grossa manifestazione contro la nuova Base di Coltano (Pisa) occorre che a livello locale e regionale di raccolga la stessa indicazione la mobilitazione presso tutte le basi militari al servizio dei piani di guerra che sempre più fa della Puglia una zona di guerra.
Obiettivo centrale è attualmente Taranto, dove viene messa allerta tutta la Marina e la sua base, protagonista delle grandi manovre congiunte ancora in corso nello Jonio e in tutta l’area del Mediterraneo.
Per questo all'assemblea della rete regionale contro la guerra svoltasi oggi abbiamo proposto una manifestazione, possibilmente unitaria e regionale alla Base navale di Taranto.
L'assemblea non ha accettato la proposta, dando piuttosto indicazione di "attraversare coi temi dell'antimperialismo e della solidarietà internazionale" i presidi che in quella data in ogni provincia sta organizzando il Comitato per la Pace.
Ma manifestare contro le basi della guerra in ogni territorio resta una proposta giusta e necessaria da realizzare, anche se in dimensione solo simbolica

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