sabato 21 maggio 2022

Tessitura di Mottola nella giornata di lotta di ieri - Da un commento dell'RSA Slai cobas sc della fabbrica

 

In data odierna, in concomitanza con lo sciopero generale dei sindacati di base, si è tenuto un presidio dinanzi la Prefettura di Taranto da parte dei lavoratori dello Slai Cobas Taranto e USB con l'intento di ottenere un confronto con il Prefetto per discutere delle problematiche che oramai stremano la vita quotidiana degli operai e della società, aggravate sempre più dal caro vita e dalle conseguenze del conflitto Russo/Ucraino.

Intorno alle 10.30, data l'impossibilità del Prefetto, il coordinatore dello Slai Cobas Taranto, insieme ad altri 4 lavoratori che rappresentano alcune delle realtà lavorative in crisi del territorio, tra cui l'attuale vertenza della Tessitura di Mottola, hanno ottenuto un confronto con la portavoce del Prefetto.

Molte sono state le problematiche illustrate, soprattutto per quanto riguarda la vertenza della Tessitura di Mottola. Lo Slai Cobas ha chiesto una convocazione urgente da parte del Prefetto di Taranto, già da tempo a conoscenza di questa situazione e che si è mostrato sin da subito interessato, con la partecipazione di tutte le parti coinvolte, vale a dire tutte le organizzazioni sindacali, gli operai, l'Azienda, la Vertus, incaricata della ricerca di nuovi acquirenti dello stabilimento, e la Regione Puglia. In occasione di questo incontro si discuterà circa le tempistiche per la risoluzione della vertenza e si chiederanno chiarimenti sullo stato di avanzamento della trattativa in corso tra la Motion, possibile acquirente e Albini Group. È da febbraio che si protrae un susseguirsi di comunicazioni e di date relative alla presentazione di un piano industriale da parte di Motion al Mise ma al momento si tratta solo di ipotesi e intenzioni senza alcuna conferma reale da parte delle istituzioni. 

Lo Slai Cobas ha espresso preoccupazione per questo continuo slittamento di date e di inutili promesse che servono soltanto ad illudere gli operai, frastornati ancor più dal clima di campagna elettorale in atto, denunciando che tutto questo comporta un assopimento della lotta operaia. Ben venga l'interessamento da parte di tutti nel voler risolvere nella maniera più rapida ed efficace questa vertenza, che ricordiamo si trascina ormai da quasi due anni, ma allo stesso tempo occorre che gli operai siano uniti per continuare a lottare e chiedere maggiori certezze e garanzie. 

Sull'immediato occorre considerare la possibilità di una integrazione salariale alla misera cigs percepita fino ad ora dagli operai della Tessitura, così come è avvenuto e avviene tutt'ora in altre realtà aziendali a livello nazionale. Inoltre, se è reale questo interessamento da parte della Motion, allora bisogna già pensare a realizzare un progetto che, pur passando da ulteriori ammortizzatori sociali, possa garantire il salario alle 115 unità lavorative almeno fino al termine della trattativa, che potrebbe prolungarsi oltre il termine ultimo di dicembre. È fondamentale non perdere ancora altro tempo per non rischiare di ritrovarsi a dicembre ad affrontare la triste situazione dei licenziamenti ed evitare che la nuova azienda ad anno nuovo possa aprire con assunzioni dirette, senza seguire un piano regolatore e concordato. Noi lavoratori non vogliamo che questo avvenga.

Taranto 20.05.2022

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