Questo conferma in pieno quanto da mesi
denuncia lo Slai cobas Effer.
Questa cigs illegittima è stata
possibile grazie al consenso dato da Fim, Fiom, Uilm con un accordo
del dicembre del 2011, e sempre confermato nonostante la realtà dei
fatti e la denuncia degli operai.
Nonostante questa decisione dell'Inps,
la Effer continua tuttora imperterrita a tenere lavoratori sospesi, a
mettere sempre gli stessi lavoratori in cigs con una politica
fortemente discriminatoria, mentre più di prima esternalizza buona
parte della produzione, e mentre la produzione è aumentata, tanto
che gli operai dicono che se tutta la produzione avvenisse in
azienda, la Effer dovrebbe assumere nuovi operai!
Interna a questa azione della Effer spa
e al fatto che solo lo slai cobas effer rompe gli equilibri direzione
aziendale/sindacati confederali, è la discriminazione che la Effer
attua nei confronti dello slai cobas, rifiutandosi di incontrarlo in
azienda, ma solo all'esterno e continuando a pretendere di trattare
solo con Fim, Fiom e Uilm, dando allo slai cobas al massimo
informazioni, nonostante che lo Slai cobas effer è da mesi il primo
sindacato per numero di lavoratori iscritti.
Lo Slai cobas Effer ha chiesto
per il 9 novembre un incontro con l'Azienda per chiedere:
il rientro di tutti i lavoratori ancora
in cigs
il pagamento ai lavoratori posti in
cigs da dicembre della differenza tra la retribuzione e l'indennità
di cigs corrisposta, attesa la decisione dell'Inps
il pieno riconoscimento dello slai
cobas in tutti gli incontri e trattative e per tutti i diritti
sindacali, a partire dalle assemblee in fabbrica.
TA – 1.11.12
SLAI COBAS EFFER
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