venerdì 9 novembre 2012

Finalmente discorsi di buon senso nelle file dell'ambientalismo

Il rapporto diretto con gli operai del MOF Ilva in presidio da 10 giorni ha aperto gli occhi e il cuore ad alcuni - tra cui, importante, le cose che dice Rosella Balestra di "Donne per Taranto" - ma purtroppo, ancora non a tutti....

Scrive Rosella Balestra: "Sento cose assurde in riferimento allo sciopero del Mof: "sei passata dalla lotta contro l'inquinamento a lottare con gli operai, ci hai tradito! Loro hanno bloccato le strade e io ora non farò nulla per loro. Si facessero pagare i panini da Riva visto che sono i suoi schiavi. Stanno lottando solo per difendere la loro salute ma non quella della città". Sono sconcertata da tali dichiarazioni, da tali chiusure mentali, da tali prese di posizione che danneggiano tutti... Fino a quando non capiremo che questa lotta o la vinciamo tutti insieme o non la vince nessuno? Fino a quando non capiremo che gli operai sono le prime cittime e che vivono di paure, ricatti, ansie... (ho raccolto in questi giorni i loro sfoghi e a volte anche le loro lacrime e quelle delle moglie)... E che vanno anzitutto sostenuti e aiutati a fare il salto di qualità? Fino a quando non capiremo che il fermo degli impianti dell'Ilva non deve essere una punizione per gli operai e che coloro devono sentirsi sostenuti da tutta la città? Beh, fino a quando tutti (cittadini, associazioni, comitati...) non capiremo questo, noi non arriveremo da nessuna parte... A me Claudio (l'operaio morto al Mof) ha fatto un grande dono, un regalo grandissimo: mi ha fatto incontrare tanti operai meravigliosi e solo nel dialogo con loro ho compreso tante cose, si sono abbassate le difese reciproche e ho compreso che si può lottare per la salute e il diritto alla vita (senza abbassare assolutamente nessun obiettivo) ma senza abbandonare un solo operaio al suo destino. Nessun operaio, anche coloro che sono ancora chiusi nelle loro posizioni.... ma vanno ascoltati, capiti, sostenuti...". 

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