Ferrante/Riva vogliono il completo dissequestro di tutta l’area a caldo solo
per avere mano libera nel continuare la produzione come ora, per dare un segnale rassicurante ai compratori dell’acciaio, per legare i soldi da
mettere nei lavori per la sicurezza solo a nuovi profitti da fare con la
continuità produttiva.
Non è vero che l’azienda non può fare la messa a
norma con il sequestro degli impianti; guarda caso questo sequestro non gli
sta affatto impedendo di produrre come prima!
In realtà Riva non
vuole risolvere i problemi della salute/sicurezza, della salvaguardia
dell’ambiente - per questo tenta perfino con controperizie di negare la
realtà del legame tumori/inquinamento industriale; Riva vuole soltanto
sfruttare finchè può la situazione attuale per strappare il massimo di
profitto senza effettivi investimenti, e senza soprattutto attuale garanzia
di continuità dello stabilimento e mantenimento di tutti i posti di
lavoro.
Il governo col Ministro Clini lo appoggia e la stessa AIA può
diventare così una barzelletta!
La cassintegrazione per 2000 operai è
in questo senso un segnale pericoloso, se passa questa cigo ci saranno altre
cassintegrazioni fino agli esuberi; Ferrante ha ritirato anche la promessa
di ricollocare i 970 operai dell’AFO1 in altri reparti. Questo dimostra che
Riva pensa solo a salvaguardarsi il suo portafoglio, e basta!
Questa
situazione da un lato di tirare al massimo da parte dell’azienda, dall’altro
di incertezza di lavoro degli operai produce inevitabilmente più lavoro a
rischio, più infortuni. Invece che più attenzione alla sicurezza proprio ora
ce n’è di meno: dopo la morte di Claudio al Mof, altri infortuni, ultimo
alla colata continua, ci sono stati; e anche sul fronte della salute le
condizioni, proprio nell’area a caldo, sono peggiorate. E gli RLS continuano
ad essere fantasmi!
OGGI GLI OPERAI DEVONO PENSARE E MUOVERSI SOLO
SECONDO I PROPRI INTERESSI:
DI LAVORO E DI SICUREZZA/SALUTE.
Non stare i
mezzo tra politiche aziendaliste e logiche ambientaliste anti fabbrica che
riducono gli operai ad assistiti
- SCIOPERO PROLUNGATO OPERAIO
INDIPENDENTE PER MESSA A NORMA E DIFESA
LAVORO, LA FABBRICA NON DEVE
CHIUDERE MA DEVE ESSERE RISANATA!
-NIENTE SCIOPERI E MOBILITAZIONI SU
COMANDO DEI CAPI! NE' ASPETTARE
FIM-FIOM-UILM CHE SONO O FILOAZIENDALI O
INCONCLUDENTI, E CHE QUANDO SI
LOTTA SERIAMENTE – VEDI IL LUNGO SCIOPERO DEL
MOF – SONO DALL’ALTRA PARTE.
-SCIOPERO E BLOCCO IMMEDIATO ALLE PORTINERIE
SE LA CIGO PARTE!
-NON FACCIAMO PIU LAVORI PERICOLOSI E STRAORDINARI!
(forniamo art. legge, sentenze Cassaz. che consentono di astenersi da lavori
a rischio)
-ORGANIZZAZIONE SUBITO IN MASSA NELLO SLAI
COBAS
-FIRMARE I MODULI PER ANTICIPO ELEZIONI RSU, per liste volute dai
lavoratori e riconoscimento slai cobas e sindacati di base
Martedì 27
riunione rappresentanti Slai cobas Ilva ore 17,30/19 in via
Rintone, 22 (tel
Andrea 3397144555 – Lorenzo 3282182791 – Piero 3921497896)
Venerdì 7
dicembre importante CONVEGNO NAZIONALE SULLA SICUREZZA IN FABBRICA
a Taranto
presso Biblioteca comunale (p.le Bestat) ore 14/19 – per operai
Ilva 1°
turno o normalisti, dalle 16 in poi (per inf. 3475301704 –
slaicobasta@gmail.com
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