TARANTO
- Per la crisi di liquidità l’Ilva non pagherà ai dipendenti nella
busta paga in scadenza a maggio la festività del 25 aprile. Lo ha annunciato la stessa azienda che nel pomeriggio di
ieri ha incontrato i sindacati metalmeccanici. Il pagamento verrà
differito a gennaio 2016, in un periodo in cui l’Ilva ritiene di poter
essere in migliori condizioni finanziarie.
Coincidendo col sabato, la festività della Liberazione comporta il pagamento della maggiorazione per il personale turnista e della festività per quello normalista. Invece entrambe le categorie non si vedranno riconoscere nulla se non all’inizio del prossimo anno. Secondo i sindacati, in questo modo l’Ilva consegue un risparmio temporaneo calcolato tra un milione e 600mila euro e i 2 milioni di euro, compresi gli oneri previdenziali. I sindacati hanno preso atto della comunicazione dell’Ilva e si sono riservati una risposta, ma soprattutto sperano di evitare lo slittamento del pagamento visto che il 28 aprile è fissato un nuovo confronto tra azienda e organizzazioni dei lavoratori. L’Ilva ieri non ne ha fatto cenno, ma lo stesso meccanismo del 25 aprile - affermano i sindacati - potrebbe essere replicato anche per la festività del patrono di Taranto, San Cataldo, che cade domenica 10 maggio, e di Ferragosto, che coincide col sabato. Al di là del risparmio temporaneo, il problema è stato sollevato dall’azienda anche perchè queste tre festività coincidono col sabato, giorno in cui l’attività nello stabilimento è più ridotta. Ai turnisti che il 25 aprile decideranno di non lavorare, rinunciando quindi alla maggiorazione delle 6 ore e 60 minuti della festività, l’Ilva ha annunciato che assicurerà in alternativa 8 ore aggiuntive di ferie.
Coincidendo col sabato, la festività della Liberazione comporta il pagamento della maggiorazione per il personale turnista e della festività per quello normalista. Invece entrambe le categorie non si vedranno riconoscere nulla se non all’inizio del prossimo anno. Secondo i sindacati, in questo modo l’Ilva consegue un risparmio temporaneo calcolato tra un milione e 600mila euro e i 2 milioni di euro, compresi gli oneri previdenziali. I sindacati hanno preso atto della comunicazione dell’Ilva e si sono riservati una risposta, ma soprattutto sperano di evitare lo slittamento del pagamento visto che il 28 aprile è fissato un nuovo confronto tra azienda e organizzazioni dei lavoratori. L’Ilva ieri non ne ha fatto cenno, ma lo stesso meccanismo del 25 aprile - affermano i sindacati - potrebbe essere replicato anche per la festività del patrono di Taranto, San Cataldo, che cade domenica 10 maggio, e di Ferragosto, che coincide col sabato. Al di là del risparmio temporaneo, il problema è stato sollevato dall’azienda anche perchè queste tre festività coincidono col sabato, giorno in cui l’attività nello stabilimento è più ridotta. Ai turnisti che il 25 aprile decideranno di non lavorare, rinunciando quindi alla maggiorazione delle 6 ore e 60 minuti della festività, l’Ilva ha annunciato che assicurerà in alternativa 8 ore aggiuntive di ferie.
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