"Sfruttare il primo
maggio per farsi pubblicità non è mai bello, ma soprattutto oscura il vero
percorso che noi lavoratori, disoccupati, giovani tarantini dovremmo intraprendere cioè la rivolta, la
disobbedienza, il blocco totale se veramente si vuol smuovere tutta la
merda che ci hanno gettato addosso in tutti questi anni. Non basta certo il
concertone, vino e magliette (da vendere, come piccoli aspiranti imprenditori - sai com'è, il logo sempre ovunque e mò il vino
e mò la maglietta...). Se non si intraprende un percorso di
rivolta allora non illudete la gente facendovi propaganda, usando temi
sociali (per i quali, a parte il periodo iniziale, anche quest'anno non avete fatto un giorno di lotta se non
comunicati o letterine alla Stefáno). Non si è paladini della giustizia una volta
all'anno (così come non si è "giardinieri" una volta
all'anno). C'è gente che lotta ogni singolo giorno contro
disoccupazione, lavoro sempre più precario, contro questo sistema, contro chi inquina, contro chi ci
continua ad ammalare, e contro tante altre cose.
Spero quanto prima che i tarantini si sveglino
e aprano gli occhi, che la guerra non è mai finita!
F.B."
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