Ilva/CdS un piccolo passo avanti sulla rotazione per la solidarietà e sulle attività alternative degli operai. MA: l'azienda non vuole pagare l'integrazione per un percorso di formazione; slitta il pagamento della festività del 25 aprile addirittura al gennaio 2016; dà un colpo agli operai delle ditte, la cui presenza in Ilva si vuole diminuire del 15%
"Contratti di solidarietà e formazione dei
lavoratori: sono questi i temi toccati nel corso dell’incontro odierno (di ieri, giovedì) tra Ilva e organizzazioni sindacali. L‘Ilva si è detta
disponibile ad una rotazione, o sarebbe meglio dire alternanza, dei
lavoratori, in particolar modo sugli impianti fermi, con lo scopo di
ridurre il ricorso alla solidarietà e dovrebbero essere individuate attività alternative per ridurre l'impatto del CdS. L’azienda ha comunicato poi che il lavoro straordinario sarà ridotto al 2%, mentre la presenza degli operai delle ditte appaltatrici diminuirà del 15%.
Infine, l’azienda ha proposto un percorso
di formazione su base volontaria per tutti i lavoratori posti in
contratti di solidarietà, ma senza integrazione.
L’azienda ha
comunicato lo slittamento del pagamento della festività del 25 aprile a
gennaio 2016, ma i lavoratori potranno decidere se essere retribuiti a
gennaio 2016 o recuperarla come un giorno di ferie da consumare
nell’arco dell’anno".
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