mercoledì 1 aprile 2015

DONNE: MENO 42.000 AL LAVORO - Taranto è una delle realtà più esemplari, con tantissime donne disoccupate e tante lavoratrici, soprattutto delle pulizie, call center che rischiano il licenziamento. Ma a Taranto le donne lottano! Chi non ci sta si unisca a noi. 9 aprile ore 18,30 assemblea sede Slai cobas sc v. Rintone, 22

(dalla stampa) - "Battuta d'arresto nella ripresa del mercato del lavoro italiano, sulla quale pesa la dinamica del lavoro femminile. I dati Istat parlano chiaro: a febbraio si è registrato sia un calo del numero di occupati rispetto al mese precedente, sia un aumento del tasso di disoccupazione. Quest'ultimo, in particolare, è risalito di 0,1 punti percentuali su gennaio e di 0,2 punti sul febbraio 2014, raggiungendo il 12,7%. Ci sono 23mila persone in più, rispetto al mese precedente, che cercano lavoro senza trovarlo, ben 67mila rispetto ai dodici mesi precedenti (+2,1%)... il tasso di disoccupazione sale anche in virtù dell'aumento del numero di donne inattive. Colpisce soprattutto le donne il calo dell'occupazione registrato dall'Istat nel mese di febbraio: il numero di occupati, spiega l'Istituto, rimane sostanzialmente stabile su base mensile per la componente maschile, mentre diminuisce di 42 mila unità (-0,4%) per quella femminile. Lo stesso andamento si osserva per i tassi di occupazione: quello maschile, pari al 64,7% rimane stabile, mentre quello femminile, pari al 46,8%, diminuisce di 0,2 punti percentuali". 

L'8 MARZO LE LAVORATRICI E LE DISOCCUPATE LO AVEVANO DETTO NEL PRESIDIO E SIT IN ITINERANTE FATTO A TARANTO:

"...scendiamo in piazza contro il governo Renzi... Noi donne dobbiamo e vogliamo essere la forza più combattiva per uno SCIOPERO GENERALE per la caduta del governo, delle sue odiose ministre, e dei suoi provvedimenti. Abbiamo doppie ragioni per farlo!”
Abbiamo dimostrato con lo sciopero delle donne del 25 novembre 2013 quanto possiamo essere forti, unite, decisive per fare dello sciopero una rivolta sociale perchè “tutta la nostra vita deve cambiare”...

...Il Jobs Act, che questo governo spaccia come la soluzione a una disoccupazione vergognosa e dilagante nel nostro paese, colpisce in particolare le donne e i giovani, con la cancellazione dell’art.18, il governo Renzi ha dato ai padroni la libertà di licenziare, e chi manderanno via per prime? Con le nuove regole di assunzione, ha legittimato la precarietà permanente, altro che risolvere la disoccupazione! Per le donne in particolare, considerate spesso “spese in più” dai padroni, per via della maternità per esempio, il Jobs Act ne aggrava la condizione lavorativa con una maggiore precarietà, i padroni possono ricorrere a più contratti a termine o alla scadenza dei tre anni, ricacciare a casa la lavoratrice. Nessun provvedimento c'è per le donne disoccupate, né come possibilità lavorative né per un salario garantito. Tutto questo non fa che peggiorare la nostra dipendenza e subordinazione nella famiglia.
Per noi donne aumentano le discriminazioni sul e per il lavoro (la stessa direttrice del Fondo Monetario Internazionale è arrivata a parlare di “sessismo sul lavoro e cospirazione verso le donne”)...
Anche la riforma della “buona scuola”, altro cavallo di battaglia del governo, colpirà tante donne visto che la popolazione lavorativa del mondo scolastico è in maggioranza al femminile.
Intanto sul piano sociale, il governo Renzi peggiora soprattutto la condizione delle donne. Il provvedimento sul piano casa colpisce moltissime famiglie senza casa in cui tante sono le donne, spesso da sole con figli, che lottano, ma a cui il governo ha risposto con una pesante azione repressiva. Gli ulteriori tagli alla sanità, fatti con la legge di stabilità - 3mila posti letto in meno! - scaricano tutto sulle donne il lavoro di cura e assistenza sanitaria, e ancora oggi una neonata muore uccisa dalla mancanza di strutture ospedaliere adeguate.
E non si tratta solo di un attacco delle nostre condizione di vita, perchè questo non fa che aumentare a livello di massa la concezione di subordinazione delle donne sul piano sociale, l’oppressione in famiglia, un humus reazionario, sessista e maschilista, a base della violenza sessuale verso le donne fino ai femminicidi… E' questo attacco sistemico, continuo contro le donne la vera violenza!.." 

Lavoratrici, precarie, disoccupate Slai Cobas per il sindacato di classe – slaicobasta@gmail.com
Movimento femminista proletario rivoluzionario – mfpr.naz@gmail.com.

ORA E' NECESSARIO PORTARE AVANTI QUESTA INDICAZIONE.
LO FARANNO PER PRIMA IL 24 APRILE LE LAVORATRICI DELLA SCUOLA CHE FURONO IN 12 MILA A SCENDERE IN LOTTA NELLO STORICO "SCIOPERO DELLE DONNE", UNIAMOCI IN QUESTA MOBILITAZIONE E COSTRUIAMO INSIEME LO SCIOPERO GENERALE

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