Prima avevano detto che arrivava a febbraio, ora invece arriverà nei prossimi giorni ad ogni operaio dell'Ilva la lettera da parte dei commissari straordinari in cui l'azienda specificherà la posizione individuale, quanto ogni operaio deve ancora avere dall'Ilva spa, in merito a Tfr (fino a tutto il 2006, perchè successivamente o è stato accantonato in un fondo privato o presso l'Inps), a ferie, permessi annui, premio di risultato del quarto trimestre 2014 più i 20gg di gennaio '15, premio di risultato infortuni 2014, premio di anzianità aziendale e di produzione maturato a gennaio scorso, rateo 13° maturato nei 20 giorni di gennaio 2015, riposi maturati fino al 20 gennaio scorso, l'elemento variabile del 2014, e altro maturato fino al venti gennaio e non ancora ricevuto.
Ma questo è solo il primo passo, poi inizia l'iter a carico dei lavoratori per poter avere queste somme.
Questi crediti dovranno essere richiesti al Tribunale di Milano. Per farlo gli operai dovranno verificare l'esattezza dei calcoli fatti dall'azienda e quindi spedire il tutto, con posta certificata a Milano (rivolgendosi anche a sindacati o ad avvocati, consulenti, ecc. che chiaramente si pagano).
L'indirizzo di posta elettronica a cui l'istanza va inoltrata è: ilvaspa@pecamministrazionestraordinaria.it.
L'atto porterà in testa la dicitura: "Tribunale di Milano. Sezione fallimentare. Ricorso per l'insinuazione al passivo ex articolo 93 legge fallimentare" e nell'istanza ci sarà scritto che "il credito è comprovato dal riconoscimento del debito" formulato dalll'Ilva e che questo credito ha natura privilegiata rispetto agli altri.
L'istanza di insinuazione nel passivo fallimentare dovrà essere fatta entro il 29 maggio - cioè 30gg prima del 29 giungo in cui vi sarà al Tribunale di Milano l'udienza di verifica dello stato passivo.
Quindi, mentre l'azienda non ha rispettato i tempi di invio della lettera ai lavoratori e la sta mandando a circa un mese dal 29 maggio, gli operai, invece, devono sbrigarsi, se non vogliono che le loro domande siano trattate dal Tribunale "come domande tardive" e quindi con tempi più lunghi.
Chiaramente sono esclusi da questi crediti, quelli che non sono maturati già ma sono frutto di ricorsi dei lavoratori e ancora non riconosciuti dall'azienda: come passaggi di livello, pagamento "Tempo cambio tuta", risarcimenti, ecc. Per questi la procedura diventa ancora più complica e comunque la sede è sempre il Tribunale di Milano, con tutto quello che comporta in termini di avvocato, seguire, ecc.
In conclusione, Gli operai per avere i soldi del loro salario, del lavoro che hanno fatto devono ora attendere anni; mentre Riva tuttora non ha sborsato un euro e si tiene ben stretti i suoi miliardi nei paradisi fiscali, compreso quel miliardo e 200 milioni, e il governo Renzi mandando in fallimento l'Ilva lo ha di fatto salvato!
LO SLAI COBAS per il sindacato di classe SI METTE A DISPOSIZIONE DEGLI OPERAI, ATTRAVERSO I SUOI LEGALI DI TARANTO E ANCHE SU MILANO.
Pertanto una volta ricevuta la lettera dell'azienda, gli operai possono prendere contatti con lo Slai cobas sia per i crediti accertati, sia per cause in corso su "cambio tuta", livelli... A QUESTI RECAPITI:
sede slai cobas via Rintone 22 Taranto, aperta il martedì e giovedì dalle 17,30 alle 20; 3475301704 - 0994792086 - slaicobasta@gmail.com
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