Il
problema nasce a monte ovvero nell'ostinarsi a non voler capire che
nello specifico della raccolta e selezione del materiale da
differenziare, aumentare il carico di lavoro non permette ai
lavoratori di effettuare una buona raccolta del materiale e in
aggiunta aumentano i rischi relativi alla salute e alla sicurezza.
Circa
tre mesi fa durante una riunione con la Coop. L'Ancora, l'Amiu
(azienda municipalizzata igiene urbana) e i rapprentanti dello Slai
Cobas p.s.c, durante questo incontro furono affrontati molti
argomenti riguardanti la situazione dei lavoratori, la salute e la
sicurezza, ecc. L'Amiu in
quell'occasione, in vista dell'incremento del materiale in
arrivo da Talsano, avanzava richiesta verso i lavoratori d fare uno sforzo in più
per tre mesi per riuscire a smaltire tutto quel materiale così da
capire e rendersi conto della portata di materiale che arriva alla
selezione in relazione ad un eventuale aggiunta del 3° turno.
Bene, da quel giorno sono passati i 3 mesi, il carico di lavoro per i
lavoratori è aumentato di non poco e di pari passo sono aumentati i
problemi di salute e sicurezza.
Andando per gradi, i problemi di salute
riguardano quasi tutti i lavoratori che accusano forti dolori alle
articolazioni e nello specifico braccia e spalle. Questo avviene
perchè i ritmi con cui i lavoratori devono muovere le braccia per
raccogliere e selezionare il materiale sono aumentati, per cui
aumentando il carico di lavoro e riempiendo il nastro trasportatore
di materiale, il lavoratore mentre il nastro scorre deve letteralmente scavare con le mani
tra ogni genere di rifiuto (multimateriale) che varia dal catetere
alle siringhe, agli scarti di macelleria, ospedalieri e chimici come le
polveri rilasciate dai grossi toner di stampanti o acidi di
batterie, amianto, liquidi biologici di ogni genere, ecc.
Tutto questo, ripetiamo, mentre il nastro scorre e di conseguenza l'operaio deve operare
velocemente per raccogliere e scansare ogni sorta di pericolo, facendolo a ritmi a tratti
insostenibili. Questo oltre al pericolo sicurezza influisce anche sulla
salute gravando letteralmente sulle spalle degli operai che in alcuni
casi sono arrivati anche ad essere impossibilitati nel fare lo stesso normale movimento del braccio, ricorrendo (a spese loro, degli
operai) a cure fisioterapiche perchè appunto quei ritmi e quei
movimenti sempre gli stessi, fatti per circa 6 ore comportano
l'infiammazione dei tendini delle braccia con conseguente ritorsione
muscolo scheletrica del trapezio, e creano forti dolori a braccia e
spalle ogni qualvolta il lavoratore effettua il movimento manuale di
raccolta.
Ora
ritornando alla richiesta avanzata dall'Amiu, sarebbe opportuno che l'azienda si
esprimesse in merito visto che sono trascorsi i 3 mesi di "prova"
e vista una serie di problematiche sorte e sopraelencate riguardanti
la modalità errata di concepire la raccolta differenziata e la
produzione stessa in relazione al carico del nastro trasportatore e alla sicurezza e salute dei lavoratori.
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