Ieri si è svolto l'incontro, richiesto dallo Slai cobas per il sindacato di classe in Prefettura, presenti il viceprefetto Vicario, Dott.ssa Malgari Trematerra, il capo di Gabinetto, Dr. Michele Lastella e insieme allo Slai cobas una delegazione di migranti del Bel Sit.
Le ragioni dell'incontro e le questioni poste sono state essenzialmente:
- la richiesta dei migranti, che nella maggiorparte stanno da più di un anno nella struttura, di avere certificato di residenza e carta d'identità, necessari per potersi muovere fuori Taranto, per trovare lavoro, ecc. E' da tempo che portavano avanti da soli questa richiesta, girando vari uffici, in una condizione assurda visto che altri migranti in altri centri da tempo hanno questi documenti e che anche per loro la cosa sarebbe semplice e rapida se l'Associazione che ha ottenuto la convenzione dalla Prefettura - in questo caso la nota Salam - facesse da garante.
- altra richiesta è stata di poter ricevere nuovamente il poket money, che da marzo non viene più dato;
- infine, ma non meno importanti, la richiesta di un'assistenza sanitaria efficace, con la proposta di un canale specifico presso la Asl per i migranti, per una rapidità di intervento (questo riguarda anche altre strutture come il PalaRicciardi, dove sono presenti anche donne in cinta e bambini di mesi; e dell'installazione di impanto wi fi, come ottenuto al PalaRicciardi.
Rispetto a queste richieste e in particolare sulla questione documenti, la viceprefetto si è assunta l'impegno di convocare l'Ass. Salam e arrivare ad una soluzione, riconvocandoci tra una settimana.
Questo impegno è positivo, il "tavolo" in questo modo resta aperto.
Ma, nello stesso tempo, la situazione per dare le risposte necessarie, adeguate ai bisogni urgenti e basilari dei migranti, resta molto inadeguata.
Le risposte della Prefettura hanno messo in rilievo comunque una non effettiva conoscenza della condizione dei migranti nei vari centri; nell'incontro sono stati i rappresentanti dei migranti a dire come è la realtà che vivono da troppi mesi. Così come sono emerse situazioni non accettabili: l'ultimo mandato di pagamento alle associazioni (da cui poi le associazioni pagano il poket money e altre spese, come quelle per i documenti di identità) è fermo a marzo, per altro alla Ass. Salam mon è stato dato per intero in quanto la Salam ha dei pignoramenti.
Su quest'ultimo punto lo slai cobas sc ha detto che i problemi della Salam non possono essere scaricati sui migranti: o l'associazione è regolare, o se non lo è è la Prefettura che ne deve far carico in prima persona.
Nello stesso tempo, sulla questione più generale a Taranto dei migranti, di avere una condizioni di alloggio più dignitosa, imponendo alla Marina Militare di mettere a disposizione le sue mega strutture, la prefettura ha detto che ci sono state tentativi, ma senza risultato; benchè, il governo che potrebbe imporre l'uso di tali strutture non lo fa.
Per questo, la mobilitazione e l'organizzazione dei migranti, appena cominciati, deve continuare.
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