Si è tenuta una riunione con un gruppo di operai Ilva, parte civile nel processo Ilva, per fare il punto sullo stato del processo nell'approssimarsi dell'udienza conclusiva, il 20 luglio, della fase preliminare. La discussione, però, chiaramente e si è subito collegata alla situazione generale in corso all'Ilva, attraversata dal nuovo ciclone rappresentato dalla morte dell'operaio Morricella, sequestro dell'AFO” e riattivazione con decreto governativo dello stesso.
SUL PROCESSO ILVA, lo Slai cobas per il sindacato di classe ha spiegato che il 20 luglio si chiude una fase in cui abbiamo "portato a casa" il risultato più importante: l'accettazione come parti civili di tutti gli operai Ilva, lavoratori del cimiteri, proletari dei Tamburi e di Paolo VI, oltre dello Slai cobas sc; parti civili che noi abbiamo autorganizzato come rappresentanza di classe e e popolare in questo processo. In questa fase poi sono stati respinti alcuni tentativi pesanti della controparte: il trasferimento del processo da Taranto, l'esclusione delle nostre parti civili e, ultimo tentativo, la proposta di 'patteggiamento' dei commissari supportata dalla decisione del governo.
Questa udienza finale non dovrebbe presentare sorprese su questi importanti obiettivi già raggiunti. In più in questa udienza è interessante perchè ci sarà una sentenza interessante rispetto ad uno degli imputati, l'Ing. Primerano, che può costituire un segnale in merito al trattamento della questione condanne e risarcimenti.
Per questo è giusto che gli operai parte civili si organizzino per una presenza diretta a questa udienza del 20.
Quindi, poi si è entrati in merito della decisione più importante che ci aspettiamo da questa conclusione dell'udienza preliminare, il rinvio a giudizio di tutti gli imputati con la fissazione della data di avvio del processo vero e proprio.
Il processo presenterà per noi nuovi compiti e nuovi impegni. Da un lato dobbiamo cercare di aumentare il numero di operai che si costituiscono parte civile, e su questo gli operai che lo sono già devono dare una mano; dall'altro dobbiamo partecipare al processo con nuove carte, testimonianze, materiali, che rafforzino la posizione degli operai nel processo, tenendo conto che, come avevamo già detto, l'inchiesta dei giudici è stata molto efficace e forte sull'aspetto dei danni ambientali al territorio, meno sull'analisi degli effetti sugli operai in generale, e per noi sugli operai che sono parte civile.
Dobbiamo quindi fare un gruppo operaio che segue il processo, che produce queste carte, queste testimonianze; dobbiamo associare al gruppo operaio tutti coloro che possono dare informazioni, documenti e una mano: ex operai, delegati, ispettori, tecnici, quadri. Qui, un operaio ha proposto che noi chiediamo tutta l'ulteriore documentazione a Enti che sicuramente l'hanno, Inail prima tra tutti.
Dobbiamo comprendere che a parte l'Avv. Bonetto che ha chiaro il tipo di processo per precedenti esperienze, gli altri avvocati che seguono le nostre parti civili hanno bisogno che noi diamo loro le indicazioni, materiali, i suggerimenti per poter svolgere bene questo ruolo. Non è escluso che nuovi avvocati nazionali si associno all'impresa, e quindi dobbiamo prepararci ad un altro tipo di processo, tenendo conto che già dalla prima udienza gli avvocati degli imputati torneranno alla carica per escluderci dal processo.
Ma non c'è solo questo. Nel nuovo processo le parti civili potranno intervenire, portando nuovi testimoni, facendo controinterrogatori agli imputati, e quindi potranno svolgere un ruolo attivo nel processo che può servire molto agli operai nel processo e fuori dal processo.
Si è capito che il governo, in rappresentanza dei padroni, è il principale avversario di questo processo; così come sta diventando chiaro che questo è solo un primo processo, perchè stanno maturando tutti i fatti perchè la nuova Ilva in mano ai commissari, proseguendo sulla stessa strada della vecchia, anzi in alcuni casi peggiorando, deve essere anch'essa bersaglio della nostra iniziativa e di quella della Magistratura che voglia continuare a perseguire reati.
Circa il governo, sappiamo che con i decreti, con le nuove leggi, sta già condizionando questo processo e ne vuole impedire altri.
Quindi con la fase dibattimentale che si aprirà in autunno cresce l'importanza del processo e lo Slai cobas e gli operai parte civile si devono impegnare per condurre questa battaglia.
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