martedì 7 aprile 2020

Coronavirus - I lavoratori non possono essere "cornuti e mazziati" - pagamento subito e al 100%

Le richieste dello Slai cobas per il sindacato di classe alle aziende e al Comune per le lavoratrici e lavoratori appalti comunali.

1) In merito alla corresponsione della FIS (Fondo di integrazione salariale)

Lo Slai cobas chiede che a partire dalle settimane di marzo c.a. siano le Ditta appaltatrici ad anticipare il FIS.
Questo è assolutamente essenziale per non scaricare sulle lavoratrici e lavoratori i danni dei tempi, tuttora incerti, dell'erogazione da parte dell'Inps.
Questo è previsto dalla normativa INPS sul FIS che dice: .
"Le prestazioni sono autorizzate con pagamento a conguaglio da parte del datore di lavoro, a partire dal mese successivo a quello in cui è intervenuta l’autorizzazione... Il pagamento diretto della prestazione può essere autorizzato esclusivamente nel caso di serie e documentate difficoltà finanziarie dell’impresa"
Nello stesso tempo il Dpcm "Cura Italia", su questo all'art. 19 comma 5 scrive: "Il predetto trattamento su istanza del datore di lavoro può essere concesso con la modalità di pagamento diretto della prestazione da parte dell’INPS".  
MA, APPUNTO, PUO' NON DEVE!


2) In merito al pagamento al 100%.

Lo Slai cobas sc, al fine di non penalizzare ulteriormente i lavoratori e le lavoratrici occupati negli appalti comunali sospesi dal lavoro a causa delle misure coronavirus, e tenendo conto che in generale i loro salari sono molto bassi, per cui l'indennità di Fis o di Cigd coprendo l'80% aggraverebbe la loro condizione già misera (per es. le lavoratrici degli asili che già prendono la miseria di 300/400 euro, arriverebbero a prendere sulle 250 euro, meno che l'indennità di disoccupazione o il reddito di cittadinanza...)

CHIEDE che il Comune, quale Ente appaltante, provveda a garantire l'integrazione del 20%, affinchè i lavoratori possano non perdere nulla della precedente retribuzione.

Questo è legittimamente possibile in quanto a suo tempo, all'avvio degli appalti in corso, L'Amministrazione comunale ha già stabilito nel bilancio il totale dell'importo dovuto per il costo del lavoro per l'intera durata dell'appalto.
Pertanto, destinare una quota parte dell’importo dovuto per l’erogazione del servizio al pagamento dell'integrazione del 20% non costituisce un aggravio per il Comune.

Nessun commento:

Posta un commento