Un operaio metalmeccanico di ArcelorMittal, di nome Alessandro, si è suicidato a Taranto: aveva 44 anni alla vigilia della festa dei lavoratori del 1° maggio.
Tra le ragioni dice la Fim Cisl: "anche la pesante situazione che ha dovuto sopportare in questi mesi, a
causa delle difficoltà legate al suo posto di lavoro. Mesi con un
reddito ridotto e soprattutto la complessità di immaginare una via
d'uscita, un futuro..".
Non è difficile capire chi sono i responsabili di questo suicidio che si può chiamare "assassinio": i padroni ArcelorMIttal, il governo che ha fatto e continua a fare tutto quello che vuole Mittal.
Questi la devono pagare!
Sono disgustose le ipocrite lacrime da coccodrillo dei sindacati confederali, loro sono quelli che creano una situazione di impotenza,di paura, che vivono gli operai. E oggi sono spariti dalle fabbrica stanno solo in tavoli di riunione con Mittal e Istituzioni.
OPERAI! Non si può più aspettare a ribellarsi!
Come abbiamo detto stamattina alla fabbrica: "Mai più così!"
Basta con la rassegnazione, con la paura, con le inutili lamentele!
E' tempo di prendere nelle mani la situazione!
Il 1° Maggio dimostra che quando gli operai si uniscono, lottano, sono una forza e cambiano le cose!
Questo deve essere il nostro messaggio, impegno per Alessandro, la sua famiglia
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