martedì 14 luglio 2020

Arcelor Mittal - strapotere padronale - silenzio assenso del governo. Mobilitazione sì, ma per quali obiettivi?

La condizione operaia sempre è peggiore sul fronte salariale a causa della cassa integrazione permanente e unilatelare, senza rotazione e con figli e figliastri, delle condizioni di insicurezza in fabbrica e blocco dei lavori ambientalizzazione, compresi i parchi, stato di grave preoccupazione nell'indotto, con stipendi e lavoro ancora più' a rischio.
Ma Palombella denuncia e tergiversa e l'USB risolve tutto chiedendo che AM se ne vada.
Per noi le cose stanno diversamente.
Padroni e governo hanno le stesse responsabilità e sono il gatto e la volpe della situazione.
 Serve una piattaforma operaia condivisa, centrata innanzitutto sulla CIG al 100% del salario, obiettivo da pretendere subito, Mittal o non Mittal, e apertura dello scontro prolungato su riduzione dell'orario del lavoro a parità di paga e prepensionamenti di massa per fronteggiare eventuali esuberi, considerando una platea unica operai dipendenti diretti, operai in CIGS Ilva AS e operai appalto.
Se non è su questa piattaforma ogni mobilitazione è parte del gioco delle parti, che coinvolge le organizzazioni sindacali interne tutte.
La prossima settimana volantino/appello ai lavoratori.

Slai Cobas per il sindacato di classe Taranto
347-5301704

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