E' evidente che il "sindaco" Melucci si pone in questo modo direttamente interessato a un certo tipo di economia di Taranto. Quindi la scelta di chiudere l'Ilva, di voler trasformare Taranto da città prevalentemente industriale a città del turismo, servizi, non è neutra? E l'indirizzo che il Sindaco, e chi gli sta dietro, vuole di fatto dare alla città di Taranto diventa quindi terreno anche di profitto personale?
E' NORMALE TUTTO QUESTO?
NOI CREDIAMO DI NO E SICURAMENTE CE NE OCCUPEREMO
Dal Corriere del Mezzogiorno del 4 luglio 2020
Melucci si dà agli affari. Fonda la società Bottega Aurea - Sede legale a Milano
Le ultime passioni del sindaco di Taranto sono l’architettura e l’urbanistica. Oggi è totalmente immerso nell’amministrazione di una città che vuol portare fuori dal pantano industriale e sociale nel quale è tuttora semisommersa, ma giustamente guarda al futuro, compreso il suo. Gli incarichi politici elettivi non sono eterni, i cittadini possono mutare parere da un’elezione all’altra, di conseguenza allungare lo sguardo ai prossimi lunghi anni è un compito ineludibile e quasi doveroso. Così ha
costituito una società insieme con il suo assessore ai Lavori Pubblici, con sede legale a Milano e un ufficio anche a Taranto. Nel febbraio di quest’anno Rinaldo Melucci e Ubaldo Occhinegro hanno creato, legittimamente e con pieno diritto, “Bottega Aurea Architecture&Masterplanning”, con un sito rigorosamente in inglese, scomparso e poi riapparso ieri dopo alcune ore. Lì, accanto a meravigliosi schizzi urbanistici, spiegano quali sono gli obiettivi e perché la società hanno voluto chiamarla Bottega Aurea, facendola discendere dalla “sezione aurea” dei più famosi architetti del passato fino al Rinascimento.
«La società nasce con lo scopo – è scritto – di giocare un ruolo principale nel campo dell’architettura e del design a livello globale perché le città stanno cambiando e in questo cambiamento vogliamo apportare un salto di qualità, rispetto per l’ambiente e per le tipiche qualità tecnico-scientifiche dell’esperienza mediterranea». Il team è robusto e qualificato. Include altri undici professionisti, ingegneri, architetti esperti di marketing. Anche qui i profili, tra titoli di studio, Phd, master e docenze universitarie, sono in inglese. Dalla Camera di commercio di Milano si apprende che il capitale sociale sottoscritto è di 50 mila euro e quello versato di 12.5000 euro, che i soci sono due, che l’amministratore unico della società a responsabilità limitata è il sindaco Rinaldo Melucci con una quota del 51 per cento e il socio è Ubaldo Occhinegro con il 49.
L’oggetto sociale, valido per l’Italia e per l’estero, della Bottega Aurea è vastissimo. Va dalle progettazioni agli studi dell’impatto ambientale, dalla pianificazione urbanistica e della mobilità all’attività di general contracting, dalla ristrutturazione alla gestione di immobili e alla riqualificazione di centri urbani, dalla consulenza nel marketing e nella comunicazione alla realizzazione di analisi di mercato, potrà partecipare ad associazioni temporanee di imprese e detenere quote in altre società, ma queste attività non potranno essere svolte nei confronti del pubblico. Un gran daffare nel quale ognuno dei professionisti del team e dei consulenti porterà il proprio contributo. Bottega Aurea lavora per Agenda 2030, il programma sottoscritto da 193 paesi membri delle Nazioni Unite che ha l’obiettivo dello sviluppo sostenibile con le sue tre dimensioni – economica, sociale ed ecologica – e punta a porre fine alla povertà, a lottare contro l‘ineguaglianza, ad affrontare i cambiamenti climatici, a costruire società pacifiche che rispettino i diritti umani.
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