NOVI LIGURE. Ilva, Kme e Bundy, principali industrie siderurgiche del Novese, verso un autunno caldo. Non si prospetta tranquilla, infatti, l’ipotetica ripresa dopo la pausa estiva, un tempo solitamente dedicata al fermo parziale e alla manutenzione degli impianti, mentre oggi le ragioni delle riduzioni d’attività sono ben diverse. Il settore sta ora facendo i conti con la cassa integrazione, gli esuberi e un mercato sempre più contratto.
«Per quanto riguarda
l’Ilva venerdì scadrà la cassa integrazione per
Covid» a
fronte della richiesta di ulteriori 13 settimane di cassa integrazione
ordinaria. L’obiettivo è di mantenere l’accordo stabilito a giugno che
prevede perlomeno l’impiego di 300 lavoratori, a rotazione, rispetto ai
circa 700 dipendenti in forza all’impianto novese. Nel frattempo
attendiamo che il governo ci dica qualcosa sulla prospettiva generale
del Gruppo, visto che solo da fonti giornalistiche abbiamo appreso che i
ministeri avrebbero demandato a Invitalia, la possibilità di un
coinvestimento con lo Stato. Attendiamo di conoscere i dettagli di
questa operazione».
«Per quanto concerne
la Kme – entrambe le società che oggi la compongono
rimangono condizionate dagli ammortizzatori sociali. Alla Sct
(Serravalle Copper Tubes, rame; ndr) si lavora solo 3 giorni alla
settimana. Sono previste 3 settimane di chiusura dal 1° agosto. Questo
perché i volumi di produzione sono molto bassi e la situazione si
protrarrà almeno sino a settembre, quando si valuteranno eventuali
rientri dei volumi stessi. Stiamo prestando attenzione a un eventuale
subentro della proprietà cinese già presente nell’altro ramo d’azienda,
l’Hme, che lavora ottone. In questo caso i volumi sono leggermente più
alti e abbiamo appena siglato un accordo che evidenzia 12 esuberi, però
su base volontaria».
Infine, la Bundy: «Le preoccupazioni sono notevoli –
dice Paternò –. I dipendenti sono tutti in cassa integrazione,
l’azienda proporrebbe almeno 35 esuberi su 360 lavoratori. Le settimane
lavorative sono altalenanti. Dopo gli ammortizzatori per il Covid,
partirà la cassa integrazione straordinaria, in attesa dell’incontro
previsto per inizio settembre. L’azienda sta cercando nuove aperture di
mercato ma la situazione rimane critica».
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