mercoledì 15 luglio 2020

ArcelorMittal - Le parole e la realtà

Da Repubblica:
Patuanelli: Ilva: renderla un'acciaieria totalmente green con fondi Ue
Prevista la chiusura dell’area a caldo e la riconversione da carbone a idrogeno. Da risolvere la questione relativa alla proprietà, Arcelor Mittal verso l'uscita
Patuanelli propone di chiudere l’area a caldo dell’ex Ilva. Arrivare, in 4-5 anni, a un’acciaieria completamente decarbonizzata. Tenendo solo i forni elettrici, magari riconvertendone l’alimentazione a idrogeno, per rendere il processo ancora più verde. Di questo progetto ne ha parlato sia al governo che in Europa.
«Dobbiamo spingere verso la decarbonizzazione - ha detto Patuanelli - la riduzione al 60% non basta, bisogna superarne l’uso e riconvertire l’Ilva in un’acciaieria green». La risposta della Ue è stata: «Vi auteremo. Non avremo più un’occasione come questa per regalare a Taranto un futuro pulito - ha spiegato il ministro in queste ore ai suoi collaboratori - i soldi del Recovery Fund devono servire a disegnare proprio il Paese che vogliamo, è il momento di essere ambiziosi".

Resta da risolvere la questione relativa alla proprietà, Arcelor Mittal vorrebbe disimpegnarsi pagando una penale, ma l'ipotesi di nazionalizzazione dell'Ilva non raccoglie i consensi di tutti.
La partita è ancora aperta sul futuro prossimo dell'acciaieria".

FIN QUI LE PAROLE, MENTRE NON CONVOCA ALCUN INCONTRO (lo doveva fare da metà giugno...).

LA REALTA' è fino all'altro giorno "incidenti" a ripetizione, nube tossica, impianti a rischio, ecc.
Ma anche rinnovo unilaterale di cassintegrazione a 58% di indennità, ed esuberi in prospettiva.
Patuanelli su questa questione degli esuberi glissa, non dice che anche in un eventuale nazionalizzazione e chiusura area a caldo i lavoratori dovranno essere addirittura dimezzati.

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