Ancora una volta la motivazione è per l'emergenza coronavirus.
In realtà questa riduzione degli operai e cassaintegrazione permanente era - come abbiamo scritto e detto fin da gennaio scorso - già ampiamente
programmata prima e indipendentemente dall'emergenza pandemia, interna al piano definitivo di esuberi presentato a giugno dalla Morselli al governo. Quindi Mittal non dicesse chiacchiere. Anzi, in un certo senso il coronavirus gli ha permesso di accelerare e rendere "giustificato" il piano di riduzione di operai.
In questi mesi AM ha inoltre beneficiato degli ammortizzatori sociali per Covid-19, e ora aggancia la cassa integrazione
ordinaria, allungando in questo modo il periodo complessivo di cassintegrazione per i lavoratori!
La crisi di sovrapproduzione, i problemi del
mercato dell'acciaio vi erano da molto prima dell'emergenza
coronavirus, questa l'ha solo intensificata; non può invece AM far
passare questa cig addebitando le difficoltà tutte al Covid e
scaricandola subito e come sempre sulle spalle degli operai. AM non
perde niente, i lavoratori, invece, vivono con una miseria del salario e non ce la fanno! Di fatto sono sempre gli operai a pagare la crisi dei padroni.
Quando una sana ribellione!
ArcerloMittal Italia preannuncia altre 13 settimane di Cig ordinaria a partire dal prossimo 3 agosto, che potrà interessare fino ad un massimo di tutta la forza lavoro, ovvero 8.152 dipendenti diretti.
“Questa società, operante nel settore Metalmeccanico, per il quale
applica il relativo CCNL di
categoria Metalmeccanica Industria comunica
che, a causa dell’emergenza epidemiologica COVID-19 ancora in atto in
tutto il territorio nazionale ed internazionale, i cui effetti
continuano ad avere riflessi in termini di calo di commesse e ritiro degli ordini prodotti, considerato altresì il parziale blocco di parte delle attività produttive, manifatturiere, distributive e commerciali che hanno reso difficilissimo, per altro, anche la chiusura degli ordini e delle fatturazioni, visto il drastico calo
registrato in questi mesi dei volumi e di conseguenza delle attività
produttive per le motivazioni sopra accennate, nonostante gli sforzi
profusi per reperire nuove ed alternative occasioni di lavoro, tutt’ora
in corso, si trova nella condizione di dover procedere ad una riduzione della propria attività produttiva” si legge nella comunicazione .
“Per detta situazione, la Società sarà interessata ad una sospensione e/o riduzione delle attività lavorative per il cui effetto richiede l’intervento della CIG Ordinaria e delle relative provvidenze che, a decorrere dal giorno 3 agosto 2020 e per un periodo presumibile di n. 13 settimane, potrà interessare fino ad un massimo di circa n. 8.152 dipendenti,
distinti tra quadri, impiegati ed operai che, alla data della presente
costituiscono l’intero organico aziendale al netto della struttura
dirigenziale”.
La società precisa che, “nell’individuazione del personale da porre
in sospensione, si atterrà a criteri oggettivi derivanti dalle
professionalità dei lavoratori coniugate alla quantità ed alla qualità
delle lavorazioni di volta in volta da eseguire. Trattandosi
di un evento oggettivamente non evitabile che rende indifferibile la
riduzione dell’attività lavorativa, in applicazione di quanto previsto
dalle disposizioni normative vigenti e richiamate, si propone l’incontro per procedere alla consultazione la data del 13/07/20 alle ore 12.00“.
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