martedì 9 febbraio 2021

Asili - Nuovamente la battaglia costante e determinata delle lavoratrici consegue un altra importante vittoria


Finalmente dopo anni di lotta per ottenere anche per gli anni passati il riconoscimento della mansione di ausiliariato, nei giorni scorsi si è firmato un accordo con l'azienda Servi Integrati srl, che riconosce sia un compenso economico forfettario per i 5 anni pregressi fino al 30.9.20 - dopo dal 1.10 20 col nuovo appalto Servizi Integrati ha riconosciuto nel contratto mansione e livello retributivo corrispondente - sia, con un attestato, l'espletamento di questo lavoro.

Questo risultato è stato il frutto unicamente della lunga battaglia, prima di un piccolo gruppo di lavoratrici e lavoratore Slai cobas sc, a cui poi via via si sono unite altre; una battaglia che ha visto, nell'isolamento e anche contrapposizione da parte dei sindacati di base e dell'Usb, combinare azioni di lotta: scioperi, presidi al Comune, incontri, con azioni legali avviate dall'Avv. Mario Soggia che sostenuto le ragioni delle lavoratrici dal primo momento e ha fatto da apripista con ricorsi mai fatti negli asili di Taranto, e negli ultimi tempi anche dall'Avv. Francesco Tanzi. 

Dopo l'ottenimento dell'aumento dell'orario di lavoro (anche se per noi la lotta non finisce con le tre ore, sempre troppo poche), questa quindi è un'altra vittoria, conquistata niente affatto facilmente. Ha pagato la costanza e determinazioni delle lavoratrici slai cobas, a fronte di un'azione costante di isolamento, tentativo di divisione tra lavoratrici da parte di Cgil, Cisl in particolare, a cui si è aggiunta negli ultimi anni anche l'Usb che mai nelle trattative con azienda e Comune ha portato avanti la questione delle mansioni, del doppio lavoro.

Ma ancora una volta, dopo il risultato dello Slai cobas, chi si opponeva o se ne fregava è saltato come una pulce sulle spalle dell'elefante; ha usato la battaglia delle coraggiose lavoratrici, lavoratori per ottenere anche per le loro iscritte un accordo sull'ausiliariato, che però riconosce solo il 50% di quello ottenuto dalle lavoratrici Slai cobas. Questo si chiama "parassitismo".

Per le lavoratrici e lavoratori Slai cobas questo nuova vittoria è un incoraggiamento ad andare avanti. Altre battaglie sono da fare; in particolare quella per la internalizzazione per i servizi pubblici essenziali, insieme chiaramente a quella in corso per la massima salvaguardia della salute in questa fase di pandemia ancora grave.

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