martedì 6 aprile 2021

ArcelorMittal - il governo Draghi/Giorgetti cercano soluzioni per permettere a padroni privati e di Stato

Padroni italiani e padroni stranieri: produrre a minor costo per difendere il profitto e lo sfruttamento
All'insegna di socializzare le perdite - cioè scaricare sullo stato i problemi - privatizzando il profitto basato su sfruttamento, tagli occupazionali, attacco alla sicurezza e salute.
Questo significa il "cambiare strategia" annunciato dal governo all'incontro con i sindacati.
Il Ministro dello sviluppo economico ha sottolineato che "l’obiettivo è far lavorare l’azienda", non altro.

Appunto non 

tutelare l'occupazione di tutti gli operai, mettere fine alla cassaintegrazione permanente, ridurre inquinamento e difendere condizioni di salute e sicurezza in fabbrica

dalla stampa

L’incontro  tra i ministri Giancarlo Giorgetti (industria e sviluppo economico) e Andrea Orlando (lavoro) con i segretari nazionali di FIOM CGIL, FIM CISL e UILM UIL, ha chiarito la posizione del Governo Draghi sulla delicata trattativa per dare un futuro al gruppo siderurgico Ilva: «bisognacambiare strategia» ha detto il Ministro Giorgetti nell’incontro svolto a palazzo Piacentini di Roma, sede del Mise, e poi lo ha ribadito nel comunicato diramato dal suo dicastero: «Seguo tutta la vicenda con estrema attenzione e mi sono convinto che i lavoratori non possono essere presi in giro. Voglio dire con chiarezza e trasparenza che è il momento di smettere di dire cose che in realtà non possono essere fatte altrimenti non si troverà mai una soluzione».

Il Ministro Giorgetti ha sottolineato che «serve una politica industriale e non una mera politica finanziaria. In generale, sulla crisi ex Ilva, come pure su altri dossier mi sembra – ha aggiunto – che ci sia da parte dell’Europa un approccio diverso. Mi riferisco anche all’automotive: mi chiedo che senso abbia investire miliardi di euro e poi acquistare i bus in Cina. Per questo dico che bisogna cambiare strategia».

Per quanto riguarda i 400 milioni che Invitalia avrebbe dovuto versare entro il 10 febbraio per procedere all'aumento di capitale concordato per entrare in società con ArcelorMittal e successivamente rilevare gli stabilimenti del gruppo siderurgico da Ilva in amministrazione straordinaria, Giorgetti ha precisato che i soldi arriveranno, se al Ministero dell’economia e delle finanze giungeranno le necessarie rassicurazioni nelle prossime settimane, prima della sentenza del Consiglio di Stato attesa per metà maggio. Il Ministro dell’industria e dello sviluppo economico ha, infine, sottolineato che «l’obiettivo è far lavorare l’azienda, non altro. In quest’ottica anche il piano industriale ha necessità di un aggiornamento. Da parte nostra – ha concluso – intendiamo essere un interlocutore particolare, stiamo approfondendo il dossier perché ci sono aspetti non chiarissimi ».

 

Nessun commento:

Posta un commento