25 APRILE ORE 16,30 - PER COMPRENDERE LE LEZIONI DELLA
RESISTENZA ANTIFASCISTA GUIDATA DAL PCI
Assemblea telematica, per partecipare: https://meet.google.com/vvf-ugqy-mkr
Assemblea telematica, per partecipare: https://meet.google.com/vvf-ugqy-mkr
"...Gli scioperi del marzo '43 iniziano il 5 marzo con
lo sciopero alla Fiat Mirafiori di Torino, nelle officine in cui
sono più attive le cellule comuniste. Lo sciopero ha come motivo
di agitazione le 192 ore pagate soltanto ai capifamiglia
sfollati, ma si svolge all'insegna della parola d'ordine: "pane,
pace e libertà". Nello stesso mese gli scioperi si estendono a
tutto il Piemonte e a tutta la Lombardia...
Sono fermate che in alcune fabbriche assumono la forma di scioperi a singhiozzo: durano poche ore per riprendere il giorno o il giorno dopo...
solo a Torino scioperano 100.000 operai, altrettanti gli scioperanti a Milano. In una fabbrica a Bovisa si canta "Bandiera rossa" e si inneggia alla pace e alla libertà. Scioperano anche gli operai che hanno la tessera fascista; contro gli scioperanti il governo manda persino i mutilati, i quali però finiscono col fraternizzare con loro. I gerarchi fascisti sono fischiati, insultati, respinti dalle fabbriche.
Alla fine di marzo il governo fascista è costretto a cedere su alcuni punti rivendicati dagli operai: concederà l'indenjità giornaliera non solo a tutti gli operai ma anche agli impiegati... Da allora, sino alle giornate dell'insurrezione nazionale 18-25 aprile '45, gli scioperi crescono sempre più...".
Info Slai cobas per il sindacato di classe
Sono fermate che in alcune fabbriche assumono la forma di scioperi a singhiozzo: durano poche ore per riprendere il giorno o il giorno dopo...
solo a Torino scioperano 100.000 operai, altrettanti gli scioperanti a Milano. In una fabbrica a Bovisa si canta "Bandiera rossa" e si inneggia alla pace e alla libertà. Scioperano anche gli operai che hanno la tessera fascista; contro gli scioperanti il governo manda persino i mutilati, i quali però finiscono col fraternizzare con loro. I gerarchi fascisti sono fischiati, insultati, respinti dalle fabbriche.
Alla fine di marzo il governo fascista è costretto a cedere su alcuni punti rivendicati dagli operai: concederà l'indenjità giornaliera non solo a tutti gli operai ma anche agli impiegati... Da allora, sino alle giornate dell'insurrezione nazionale 18-25 aprile '45, gli scioperi crescono sempre più...".
Info Slai cobas per il sindacato di classe
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