Oggi 12 aprile in diverse città d'Italia si scenderà in strada per dire basta alle politiche migratorie razziste che ormai da decenni, e sempre di più, costringono migliaia di lavoratori e lavoratrici immigrate a sottostare al ricatto dei documenti, agli abusi continui delle questure, a forme di sfruttamento, segregazione e repressione sempre più feroci.
Queste politiche indeboliscono sia i lavoratori immigrati, che stanno subendo maggiormente il costo di questa pandemia, sia quelli italiani, creando una forza lavoro ancor più ricattabile e sfruttata. Ne è un esempio lampante la sanatoria truffa prevista quest'estate che ha promesso di risolvere il lavoro nero nell'agricoltura e nel lavoro domestico, ma che si è persa nel nulla, con al momento solo il 5% delle domande processate.
Per questo il 12 aprile torneremo in strada con le rivendicazioni di chi nonostante subisca le forme più pesanti di sfruttamento e segregazione continua a lottare coraggiosamente:
- permesso di soggiorno incondizionato per tutti non legato al contratto di lavoro
- allungamento della durata dei permessi di soggiorno per chi cerca lavoro
- risposta immediata alle domande di sanatoria e regolarizzazione vera e allargata, contro il lavoro nero e lo sfruttamento
- fine degli abusi e dei lunghi tempi di attesa nelle questure
- azzeramento dei costi dei permessi
- accesso alla residenza e ai servizi pubblici (a partire dalla sanità)
- accesso alla cittadinanza, anche per chi è nato/a in Italia
- abolizione di tutti i decreti sicurezza
- chiusura dei centri di detenzione (CPR) e fine dei rimpatri
- permesso di soggiorno europeo.
CONSEGNEREMO AL PREFETTO DOCUMENTI SU RIVENDICAZIONI MIGRANTI E SUI VACCINI
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