Azienda Ilva e segreterie sindacali Fim , Fiom, Uilm, dopo una verifica di come è andata l'applicazione del Contratto di Solidarietà nel primo mese, si dicono soddisfatti. Talò della Uilm afferma oggi "i contratti di solidarietà si sono rivelati, in questo primo periodo di applicazione uno strumento giusto. In questo momento la chiusura di alcuni impianti è stata ripartita praticamente su tutte le maestranze, con una rotazione reale e senza polemiche o malumori su eventuali discriminazioni". Addirittura sembrerebbe che mediamente i 10.600 lavoratori coinvolti nel CDS abbiano effettuto da 1 a pochissimi giorni di sospensione. Rispetto al salario, poi, dicono che i lavoratori perdono pochissimo e che comunque la riduzione di ore lavorate non inciderebbe su tredicesima, premi di produzione, ecc.
Tutto, quindi, va bene? Ma come la fanno la verifica?
Come mai, invece, ci risulta che in alcuni reparti come l'Ofe-Lem gli operai a rotazione stanno facendo 2 settimane di CDS, in altri non meno di 1 settimana, che quindi si sta verificando quella disparità tra reparti, con reparti in cui si fanno parecchi giorni di CDS e altri come l'Acc.1 in cui si lavora a pieno ritmo?
Poi c'è la questione degli operai del TNA1 tuttora gran parte ancora fuori dalla fabbrica, dopo mesi di cassintegrazione. Anche per questi operai la sospensione doveva terminare e siccome erano stati fino a marzo i più penalizzati, insieme ad altri operai dell'area a caldo, Laf, dovevano essere i primi a rientrare.
Infine, continuano a dire cose non vere sul salario. Il CDS proporzionalmente incide su altre voci della retribuzione, come la 13° e i premi legati alla presenza.
Qui è bene che gli operai si facciano i conti, confrontando la busta paga di marzo con una a mese di lavoro pieno.
SABATO 20 ALLA RIUNIONE SULL'ILVA CHE SI TERRA' ALLE 9,30 NELLA SEDE DELLO SLAI COBAS VIA RINTONE, 22, faremo con gli operai una verifica reale.
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