Ilva, inchiesta sul sindaco di Taranto
per abuso di ufficio e omissione
Per il primo cittadino Ippazio Stefano proroga di sei mesi nell'indagine in cui si ipotizza che abbia favorito l'azienda permettendo di evitare o pilotare i controlli. La replica: "Lo apprendo dalla stampa, non ho ricevuto alcun avviso di faranzia ma sono sereno"
Ippazio Stefano
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Per il sindaco Stefano è stata disposta una proroga delle indagini preliminari per altri sei mesi, durante i quali la procura vuole accertare eventuali responsabilità sue e di quanti avrebbero consentito all'Ilva di evitare o pilotare i controlli ambientali negli ultimi quattro anni. Il provvedimento è stato firmato dal gip di Taranto Patrizia Todisco su richiesta del pool di magistrati coordinati dal procuratore capo della Repubblica Franco Sebastio. "Ho appreso solo questa mattina dagli organi di stampa della mia iscrizione al registro degli indagati nell'inchiesta giudiziaria denominata 'Ambiente svenduto'. Preciso che a tutt'oggi non ho ricevuto alcuna comunicazione in tal senso, ed ove ciò dovesse accadere, prontamente lo renderò noto alla città" è stata la replica di Stefano.
"Il mio stato d'animo - ha aggiunto il sindaco - resta assolutamente sereno, convinto come sono di aver assolto ai miei doveri di sindaco nell'esclusivo interesse della città, a difesa della quale ed in tempi non sospetti presentai un circostanziato esposto all'autorità giudiziaria sui fatti ambientali della grande industria". Stefano si dichiara "pronto ad essere ascoltato dai magistrati per fornire loro tutti i dovuti chiarimenti in ordine ai fatti a me eventualmente contestati". L'inchiesta in cui è indagato il sindaco, nel novembre scorso, portò all'arresto di diverse persone e all'emissione di un provvedimento restrittivo per Fabio Riva, vicepresidente di Riva Group, costituitosi a Londra nel gennaio scorso ed ora in attesa di estradizione.
(26 aprile 2013)
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