Si è tenuta la
riunione dello Slai cobas Ilva per affrontare diversi problemi e
proposte da portare in fabbrica
E' stato fatto il punto
sui ricorsi per il 'cambio tuta', dato che lo Slai cobas non ha mai
accettato n'è l'accordo azienda e sindacati né le conciliazioni che
finora azienda e giudici hanno presentato ai lavoratori (circa 1600
euro). Per i nostri ricorsi sono incominciate le udienze di alcuni
degli operai dello Slai cobas. L'azienda sta facendo, come al solito,
ostruzionismo, ma la riunione ha espresso la ferma intenzione di
portarli a fondo per ottenere innanzitutto il diritto a vedersi
riconosciuto l'intero orario di lavoro e ottenere un risarcimento
adeguato, dell'ordine di 5mila euro.
La strada non è breve,
sosterremo gli operai nelle udienze e invitiamo gli operai che
vogliono ancora unirsi a questi ricorsi a rivolgersi allo Slai cobas.
Sul 'cambio tuta' però lo
Slai cobas sta puntando anche all'incriminazione penale dell'azienda
per la violazione dei diritti dei lavoratori, per l'accordo truffa e
l'azione estorsiva fatta con la pretesa della firma della
“liberatoria”. L'inchiesta sta andando avanti nonostante le
pressioni aziendali e la complicità di alcuni organi istituzionali.
Stiamo organizzando un incontro per i primi di maggio con il
magistrato interessato, perchè si vada alla chiusura
dell'accertamento e al rinvio a giudizio dell'azienda – cosa che
apre la strada all'annullamento dell'intero accordo-truffa.
E' partito anche il
ricorso per il riconoscimento delle deleghe, a fronte dell'azione
congiunta azienda-sindacati confederali che vogliono impedire la
presenza dello Slai cobas in fabbrica, nonostante che oltre mille
lavoratori hanno firmato nei mesi scorsi per questa presenza.
Intanto, stiamo
organizzando operai, lavoratori e cittadini per la costituzione,
associata, di 'parte civile' nel futuro processo nei confronti di
Riva e dei responsabili dell'inquinamento. Il 22 marzo si è tenuta
l'assemblea ai Tamburi con la presenza dell'Avv. Bonetto di Torino,
legale di operai e familiari, che ha già vinto le cause Thyssen,
Eternit su questi temi.
I tempi del processo a
Riva non sono ancora chiari. Nell'incontro da noi avuto in Procura ci
è stato assicurato che si sta cercando di chiudere l'inchiesta prima
dell'estate. Questo dovrebbe portare all'udienza preliminare già
quest'autunno.
Invitiamo da subito gli
operai che hanno intenzione di costituirsi parte civile per i
risarcimenti, innanzitutto a non farsi coinvolgere da sindacati
collusi, avvocati e avvocaticchi traffichini, ecc. e a prendere
contatto sin da ora per associarsi alla costituzione collettiva che
stiamo organizzando.
La seconda parte della
riunione è stata dedicata alla discussione sulle elezioni delle RSU
all'Ilva che si dovrebbero tenere nei prossimi mesi.
L'obiettivo dello Slai
cobas è togliere il monopolio sindacale ai sindacati confederali
corresponsabili dell'attuale grave situazione che mette a rischio
lavoro, sicurezza e salute per tutti.
Per togliere questo
monopolio è necessario che tutti gli operai che dissentono dai
sindacati confederali si uniscano per ottenere una nuova
rappresentanza alternativa.
Lo Slai cobas è per una
lista alternativa unitaria in fabbrica che possa far pesare anche
nelle elezioni le proteste e le lotte che vi sono state in questi
mesi ed ottenere un numero importante di delegati in grado di pesare
e cambiare le cose, e non semplicemente la presenza di un'altra sigla
sindacale.
Presenteremo piattaforma e
proposte per questa lista sin dai prossimi giorni.
La questione importante è
raccogliere operai che vogliono candidarsi e vogliono fare con noi
questa battaglia.
Stiamo contestando i
contratti di solidarietà e la loro applicazione. Invitiamo tutti gli
operai a denunciarci fatti discriminatori che stanno avvenendo nei
reparti e a sostenere con noi la lotta per cambiare questo accordo, a
garanzia del lavoro e dell'integrità del salario.
Sul fronte della
sicurezza, in fabbrica partono nuove denunce e iniziative in tutti i
reparti in cui siamo presenti, di cui i lavoratori saranno via via
informati, e sosteniamo la continuità del lavoro e della piattaforma
della Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e
territorio, dopo la bella, combattiva e riuscita iniziativa del 22
marzo all'Ilva, Cimitero e Tamburi, che ne prepara una nuova a Roma
non appena si sarà insediato il nuovo governo.
Lo Slai cobas Ilva è
attualmente l'unica organizzazione che sta lavorando, pur con poche
forze, con serietà e concretezza, con fatti e non parole,
propaganda, polemiche, perchè gli operai si organizzino per lottare
per lavoro, diritti, salute, salario, e ridiventino punto di
riferimento per tutti i lavoratori e la città nel difficile periodo
che stiamo attraversando, per una fabbrica messa a norma e per il
potere operaio in fabbrica.
Nei prossimi giorni,
approfondiremo la situazione generale del gruppo Riva, le sue recenti
decisioni (nuovo amministratore Bondi; ecc.) e i loro effetti per gli
operai. Si invita, su questo, a seguire il blog:
tarantocontro.blogspot.it
SLAI COBAS per il
sindacato di classe ILVA
via Rintone, 22 TA –
slaicobasta@gmail.com –
3475301704
TA. 23.4.13
Nessun commento:
Posta un commento