mercoledì 17 aprile 2013

Nuova gestione Amiu - si parli di potenziamento del lavoro e raccolta differenziata

Prendiamo atto del cambiamento da oggi dell'amministratore dell'Amiu, con l'ing. Federico Cangialosi che prende il posto di Pucci - siccome con la precedente gestione si era raggiunto il fondo del barile, sia in termini economici, ma sia per come era portata avanti la pulizia della città (ricordiamo le varie e continue lettere di denuncia da tanti quartieri di Taranto), e per come non è stata fatta la raccolta differenziata porta a porta (neanche quella inizialmente avviata a Lama, S. Vito), ci auguriamo che ora si possa e si debba solo risalire.
Ma mentre sentiamo parlare molto dei debiti dell'Amiu, e degli interventi per il loro rientro, di tagli, non sentiamo ancora parlare della difesa dei posti di lavoro, tutti, sia dei lavoratori dipendenti dell'Amiu che degli appalti, come non sentiamo ancora parlare dello sviluppo della raccolta differenziata porta a porta e del ciclo integrale dei rifiuti.
Su questo si fanno ancora "orecchie da mercante". Anche per la raccolta differenziata per cui sono stati stanziati i soldi dalla Regione per coprire i quartieri Tamburi, Paolo VI e Talsano, i piani per la sua realizzazione, per farla effettivamente in modo utile ed efficace, sono fermi. Su di essa l'idea della precedente amministrazione era di farla spostando proprio personale, vale a dire non farla porta a porta e togliere altro personale per la raccolta e pulizia delle strade. Cosa prevede la nuova Amministrazione? Deve dirlo subito e chiaramente.
Leggiamo positivamente che il nuovo amministratore Cangialosi nella sua attività presso la Regione di Bari ha fatto dichiarazioni a favore della raccolta differenziata porta a porta come l'unica utile; ma ora sentiamo parlare di tagli non di sviluppo. E quindi temiamo che si continui a non comprendere che la raccolta differenziata porta a porta è una risorsa sia ambientale, di civiltà ma anche economica per la città. Ma perchè sia tale, come da tempo diciamo, deve essere fatta con un progetto, lavoratori, organizzazione nuova e ad hoc.
Lo stesso dicasi per l'ampliamento che conseguentemente deve essere fatto per le altre strutture del ciclo della differenziata, a partire dall'impianto di selezione della Pasquinelli, dove invece l'attuale appalto scade a luglio e nessuno ancora dice niente sul futuro del servizio e dei lavoratori.

Poi stanno alzando la testa le ditte private che fiutano l'affare di prendersi pezzi dell'Amiu. Ma anche su questo fronte nessuno dice per fare cosa; pensano ai profitti loro ma non garantiscono nè lo sviluppo della raccolta differenziata nè nuova occupazione.

E' per avere chiarezza e passi concreti su tutto questo che chiederemo nei prossimi giorni un incontro con il nuovo amministratore dell'Amiu.

DISOCCUPATI ORGANIZZATI
LAVORATORI PRECARI DELLA PASQUINELLI
SLAI COBAS per il sindacato di classe

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