Comunicato Sindacale
La scrivente Organizzazione Sindacale
attraverso la consultazione dei Lavoratori Ilva, impegnati nella loro
attività presso il Reparto MAN/REF dell’area Acciaieria 2, è venuta a
conoscenza di una
drammatica realtà. Pare che il Lavoratore Stefano
Delli Ponti, le cui condizioni di salute sono ormai note, non sia l’unico
dipendente del reparto suddetto ad aver contratto la
gravissima malattiada cui è affetto.
Risulta, infatti,
che almeno altri due operai dello stesso reparto siano stati colpiti da
simili mali e che anch’ essi lottano contro patologie tumorali .
La scrivente, pertanto, temendo che tali, allarmanti, fatti possano essere
riconducibili alla continua esposizione a rilevanti rischi per la salute
derivanti, probabilmente, da agenti inquinanti e nocivi presenti
nell’ambiente circostante quei luoghi di lavoro, intende porre
all’attenzione degli Enti in epigrafe e della Direzione Aziendale stessa,
tale, incresciosa, questione.
L’USB-Ilva Taranto, pertanto, invita la
Direzione Aziendale ad attivarsi per documentare lo
stato di rischio a cui
sono esposti i Lavoratori; a porre in atto tutte le misure idonee alla
tutela della salute; a
quanto previsto nel D.Lgs. 81/08 in materia di
prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro.
Nel contempo,
la scrivente Organizzazione Sindacale, esorta gli Enti in indirizzo
ad intervenire
con tempestività per mettere in campo tutte le energie
possibili al fine di avviare una meticolosa indagine conoscitiva del problema
considerando che il protrarsi di tali condizioni ambientali sui luoghi di
lavoro, qualora fosse accertato il nesso causa- effetto, porterebbe a
conseguenze disastrose per la salute e per la vita dei Lavoratori.
L’USB-Ilva Taranto, fa presente che negli anni passati le RSU-RLS nelle
persone di Francesco Rizzo, Aldo Ranieri e Massimo Battista, avevano posto
all’attenzione degli enti preposti esterni e della Direzione Aziendale Ilva,
il potenziale rischio derivante dall’ insalubre ambiente in cui i
Lavoratori della suddetta area operavano e che tali
documenti dovrebbero essere agli atti dello SPESAL e della stessa
Direzione Ilva
Spa.
La scrivente, per altro, fa osservare che il
numero di 3 Lavoratori colpiti dalla grave malattia, in un reparto
che ospita poche decine di dipendenti, dovrebbe rappresentare un dato
allarmante e meritevole della massima considerazione.
La scrivente
Organizzazione chiede, inoltre, di accertare se la Direzione Aziendale abbia
ottemperato a quanto previsto dall’art. 35 comma 2 lett. a)b)c)d) del D.Lgs.
81/08; agli artt. 4 e 5 del medesimo D.Lgs. 81/08;all’art.36 del
predetto D.Lgs.
L’USB chiede
infine che sia istituita una unità
di crisi che coinvolga le Istituzioni sanitarie pubbliche, le forze politiche
e sociali, al fine di pianificare interventi mirati alla prevenzione
dei rischi a cui vengono esposti i Lavoratori e ad una particolare
attenzione verso coloro che in questo momento devono sottoporsi a
trattamenti terapeutici
specifici.
Distinti saluti.
Taranto,19.04.2013
Per
il Coordinamento USB-Ilva TarantoFrancesco Rizzo
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