giovedì 18 aprile 2013

Scasciamacchia assessore del lavoro o della negazione dei diritti dei lavoratori?

Nei giorni scorsi l'Ass. Scasciamacchia, che dovrebbe fare anche l'assessore al lavoro, quindi che dovrebbe rispettare le norme a difesa dei lavoratori, ha detto ad alcune lavoratrici della Cisl delle pulizie degli asili comunali, dipendenti della Trial srl, che possono fare sit-in, manifestazioni ecc. per chiedere condizioni di lavoro più dignitose, ma rimarranno sempre a 1 ora e 50 minuti di lavoro al giorno e a 200/250 euro di salario al mese!
Nel frattempo, però, l'altra Ditta Giandro che dal 1 luglio del 2012 ha avuto - non si sa come e perchè - un appalto che per buona parte è per fare gli stessi servizi di pulizia e ausiliariato che già facevano e fanno le lavoratrici della Trial, ha avuto la proroga fino a giugno, e probabilmente continuerà fino a settembre.
Contrinuando, pertanto, nella situazione assurda per cui mentre non si aumentano le ore alle lavoratrici che sono da anni negli asili, si continua a far esistere un doppione di appalto di pulizie e mansioni di ausiliariato, con spreco di denaro pubblico, nonostante un impegno verso le lav. Trial della stessa precedente amministrazione Stefano e una delibera pronta in merito all'aumento dell'orario di lavoro.
Chi si è voluto favorire con questo appalto clone?

Nello stesso tempo l'Ass. Scasciamacchia e Stefano stanno apertamente violando l'art.36 della Costituzione, che dice "Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro “e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa".
Le 94 lavoratrici degli asili sono costrette a vivere condizioni di lavoro e salariali totalmente insufficienti ad assicurare "un'esistenza libera dignitosa per sè e per la propria famiglia"! Le loro condizioni sono inoltre inferiori agli stessi minimi di orari di lavoro che pone il CCNL multiservizi, il quale indica in 14 ore settimanali la durata minima dell'orario di lavoro.


Le lavoratrici dello Slai cobas per il sindacato di classe hanno già presentato due esposti su tutto questo alla Procura, e intendono fare di questa battaglia legale una battaglia grossa/simbolo, dandone rilievo anche nazionale contro le sottocondizioni in cui sono costrette a lavorare tantissime lavoratrici in servizi essenziali per la città e in appalti pubblici - in cui sono le Istituzioni le prime a non rispettare i minimi di orario e salario decenti.
Ma nello stesso tempo non lasciaremo in silenzio, senza una risposta di protesta le parole scandalose di Scasciamacchia e l'attuale azione del Comune. 
Le lavoratrici degli asili comunali - Slai cobas

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