domenica 28 aprile 2013

ci sono due notav - quelli che lottano sul territorio in maniera intransigente e combattiva, mobilitando la popolazione e quelli che reggono il moccolo a grillo e che incontrano il sindaco di bari che la tav al sud la vuole fare .. preferiamo i primi



TAV E BARI-NAPOLI A CONFRONTO: RIFLESSIONE SUL SISTEMA FERROVIARIO NAZIONALE A PALAZZO DI CITTÀ

foto riunione tav-bari_napoli 1riviamo e pubblichiamo
OGGI L’ INCONTRO TRA SINDACO, AMMINISTRATORI E TECNICI VALLE DI SUSA, ASSESSORI E CONSIGLIERI COMUNALI, POLITECNICO DI BARI.
di seguito il comunicato stampa emesso dai partecipanti 27-04-13 Tav e Bari-Napoli a confronto_oggi incontro a Palazzo di Città
Si è tenuto questa mattina nella sala Giunta di Palazzo di Città, l’incontro tra il sindaco di Bari Michele Emiliano e gli amministratori e i tecnici della Valle di Susa, alla presenza del rettore del Politecnico di Bari, prof. Nicola Costantino, del prof. Pasquale Colonna, ordinario alla facoltà di Ingegneria di Bari, di assessori e consiglieri comunali, dei segretari cittadini dei partiti di maggioranza e del M5S.
Obiettivo della riunione approfondire gli aspetti e le criticità del progetto della nuova linea ferroviaria tra Torino e Lione, opera che riguarda l’intera nazione e non solo il Piemonte, con un impatto economico, sociale ed ambientale che va ben oltre i confini regionali. Si è partiti dalla Tav per aprire una riflessione su tutto il sistema trasportistico-ferroviario italiano, prendendo atto che l’Italia viaggia a due velocità, che ci sono linee ferroviarie in molte zone del Paese – non solo al Centro-Sud, nelle isole e sulla dorsale adriatica – insufficienti a coprire il fabbisogno di persone e merci.
La Tav Torino Lione nasce come un investimento nazionale, ed è per questo che oggi siamo qui a discuterne e a studiare, perché ci interessa in quanto italiani – ha detto Emiliano – La questione richiede spazi di approfondimento indispensabili per comprenderne la complessità. Inoltre oggi abbiamo l’occasione di confrontarci sul tema, più generale, di come giungere ad una infrastrutturazione più equa del Paese. Ho reso partecipi i miei colleghi della Val di Susa delle gravi mancanze che interessano le regioni meridionali, a partire dalla Bari-Napoli, mentre loro hanno allargato il proprio orizzonte portando l’attenzione sull’impatto della Torino-Lione su scala nazionale. In particolare, la linea ferroviaria Bari-Napoli è un progetto che gode del totale consenso da parte delle comunità interessate dall’opera, in quanto risponde ad un bisogno infrastrutturale di un’intera area del Paese che non ha alcuna alternativa (differentemente da quanto accade per la Tav); attualmente, infatti la linea Bari-Napoli di poco più di 200 km si percorre in non meno di 5 ore, fatto questo inconcepibile. Aprire quindi una riflessione su tutta la rete ferroviaria nazionale consentirebbe di impiegare le risorse per rafforzare le debolezze del sistema e rilanciarlo nel suo complesso. Considero questa giornata importante, perché stiamo affrontando la questione sotto il profilo tecnico, attraverso quell’approccio scientifico che dovrebbe essere sempre a supporto delle decisioni politiche. Solo attraverso il ragionamento e la tecnica, infatti, si può maturare un convincimento collettivo che è alla base di ogni scelta democratica”.
Dagli interventi odierni – ha dichiarato il presidente della Comunità Montana, Sandro Plano – è emerso che la grave situazione economica del nostro Paese pone una serie di
perplessità sulla sostenibilità della Tav Torino-Lione, che contribuirebbe ad aumentare il debito pubblico mentre, per contro, sono in atto pesantissimi tagli agli enti locali e ai servizi per i cittadini. È stato evidenziato inoltre che, a fronte di un brusco calo degli scambi commerciali tra Italia e Francia, si propone il raddoppio di una tratta già sottoutilizzata, mentre nel resto d’Italia si parla di una riduzione degli investimenti per i treni dei pendolari e i collegamenti tra Nord e Sud. Per questo auspichiamo un ripensamento generale sulle infrastrutture da parte del nuovo governo”.
Per il sindaco di Villar Focchiardo Emilio Chiaberto: “la riunione è stata positiva, perché ci ha permesso di illustrare dei dati che sono alla base delle nostre ragioni e della nostra contrarietà alla costruzione di questa infrastruttura, in un momento di crisi economica nel quale noi sindaci abbiamo difficoltà persino ad ottenere i finanziamenti ordinari per i nostri Comuni per effettuare interventi necessari ai cittadini. Considero utile anche la proposta di estendere a livello nazionale il dibattito sul modello economico e di sviluppo del Paese, senza confinarlo al “Nord” e al “Sud”, ma allargando la discussione ai territori e agli amministratori di tutta Italia”.
È stato estremamente interessate entrare oggi nel merito delle problematiche tecniche e avviare un confronto con territori che hanno problematiche proprie, ma che vanno lette nel quadro di politiche nazionali comuni – ha spiegato Marina Clerico, assessore alla Pianificazione della Comunità montana e docente del Politecnico di Torino –Particolarmente utile l’incontro con il rettore del Politecnico di Bari e con i docenti presenti, perché ha permesso uno scambio di vedute che ha allargato ulteriormente la possibilità di analisi”.

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